- Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder)
- Night Eating Syndrome
- Le cause di un’alimentazione compulsiva e incontrollata
- Le conseguenze di un’alimentazione incontrollata
Il disturbo da abbuffate compulsive, riconosciuto come parte dei Disturbi Non Altrimenti Specificati, è uno di quei disturbi che come dice il nome stesso si verifica quando il soggetto assume smisurate quantità di cibo. Capita di frequente che riuscire ad aiutare persone affette da NAS possa rivelarsi molto più complicato rispetto al farlo dinanzi a patologie che sono riconosciute e conclamate, poiché in casi come il disturbo da abbuffate compulsive i sintomi sono meno evidenti e di conseguenza anche la cura è meno definita (se prendiamo invece una persona con un chiaro disturbo, come ad esempio l’anoressia, in genere si sa che cos’ha nello specifico, le cause che ne scatenano la malattia, i sintomi tramite cui riconoscerla e le cure da mettere in atto per porvi rimedio).
In questo caso, comunque, nella categoria dei NAS entrano a far parte sia il Binge Eating Disorder sia la Night Eating Syndrome che sono entrambe contraddistinte da abbuffate compulsive.
Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder)
Il Binge Eating Disorder può altrimenti essere indicato come “disturbo da alimentazione incontrollata”, coinvolgendo a sé tutte quelle persone che in un arco temporale piuttosto ristretto sono solite mangiare spropositatamente perdendo il controllo di sé e anche dei propri gusti, perché magari si finisce col passare dal salto al dolce senza prestarci caso (questo aspetto è sostanzialmente condiviso con un “normale” caso di bulimia).
Una persona affetta dal Binge Eating Disorder tende a mangiare anche quando non ha realmente fame ed è solita nascondersi mentre lo fa perchè prova vergogna di sé e dell’atto che sta commettendo. Il senso di colpa però non gli preclude la possibilità né gli frena il desiderio di mangiare sempre più, tanto da accumulare cibo su cibo senza neanche eliminarlo magari tramite vomito o uso di lassativi e diuretici.
Night Eating Syndrome
Come si intuisce dal “night”, la Night Eating Syndrome è un disturbo che si contraddistingue dal fatto che la persona che ne è affetta mangia di sproposito e lo fa soprattutto nelle ore notturne. Tra i sintomi tipici di questa sindrome abbiamo una tendenza ad avere una cena poco equilibrata, a fare una scarsa colazione e un pranzo particolarmente povero, ad assumere smisurate quantità di cibo durante la notte e all’aver problemi nell’addormentarsi perchè si sente l’impellente bisogno di mangiare.
L’aspetto comune che collega la Night Eating Syndrome al Binge Eating Disorder è il più totale disinteresse nell’eliminare il cibo ingerito, così come l’inclinazione a sentirsi in colpa per gli atti che si commettono, l’avere scarsa stima di se stessi e anche del proprio corpo.
Le cause di un’alimentazione compulsiva e incontrollata
Al di là del disturbo specifico di cui si può soffrire, in generale tutto quel che riguarda la sfera dell’alimentazione compulsiva e incontrollata ha a che fare con delle cause per così dire universali.
In primo luogo c’è solitamente un disturbo psicologico a fare da sfondo, o meglio, un’insoddisfazione esistenziale a cui il soggetto tenta di porre rimedio mediante l’ingerimento di cibo: d’altra parte non sono affatto rari i casi di persone per le cui mangiare rappresenta l’unico modo di sentirsi non solo pieni fisicamente, ma anche e soprattutto sazi sotto un punto di vista psicologico.
Inoltre è prassi comune che il disturbo dell’alimentazione incontrollata si palesi laddove c’è già uno strato di depressione a monte, così come è probabile che venga fuori dinanzi ad episodi di forte stress che inducono l’individuo a mangiare per “non pensarci”. Noia e solitudine, poi, rappresentano altri casi tipici poiché spingono la persona ad alimentarsi pur di fare qualcosa che la tenga occupata.
Le conseguenze di un’alimentazione incontrollata
Il pericolo maggiore dato dalle abbuffate compulsive prende il nome di obesità, e come di conseguenza ci si apre alla possibilità di incorrere in problemi cardiovascolari, diabete, colesterolo, ipertensione arteriosa (che è anche causa di ictus e infarti) e squilibrio metabolico. Coloro i quali non mangiano bene ma che riescono comunque a tenere sotto controllo il peso corporeo, se è vero che non rischiano più di tanto l’obesità, è anche vero che si espongono ai problemi digestivi, alle malattie cardiovascolari e a problemi al fegato. Perchè che lo si veda in termini di aumento di peso oppure no, i nodi di un’alimentazione squilibrata vengono sempre e comunque al pettine!
I disturbi dell’alimentazione sono parte integrante ma spesso anche causa stessa di disordini molto gravi come bulimia e anoressia: nel primo caso le abbuffate inducono a mangiare qualunque tipo di cibo e ad eliminare quello di troppo mediante vomito, attività fisica, lassativi e diuretici; mentre nel secondo caso parliamo di una patologia in cui si tende a rifiutare il cibo e che anche nei pochi casi in cui si mangia si finisce con il vomitare tutto quanto. Ambedue le realtà sono gravi poiché distruggono l’equilibrio psicologico della persona e perchè compromettono la salute fisica della persona.