Cause, caratteristiche e terapia per l’aneurisma cerebrale

Eleonora Teragnoli

Cause, caratteristiche e terapia per l'aneurisma cerebrale Malattie

Che cos’è l’aneurisma cerebrale e da quali cause è determinato?

Tra le patologie più gravi (e in assoluto più temute), l’aneurisma cerebrale si presenta all’occhio del medico come una particolare sporgenza intervenuta ad un vaso sanguigno. A seguito di tale sporgenza, la parete coinvolta si indebolisce e così, non di rado, viene coinvolta da lesione.

La suddetta lesione, purtroppo, è la causa determinante di un’emorragia molto seria (anche conosciuta come emorragia subaracnoidea o ictus emorragico), ahinoi in grado di mietere un gran numero di vittime (per ulteriori approfondimenti, vi consigliamo la lettura di un nostro precedente articolo. Cliccate qui per esservi immediatamente rimandati).

Varie e numerose possono essere le cause dell’aneurisma cerebrale. Tra queste, ci sembra doveroso menzionare:

– alcune malattie del tessuto connettivo
– degenerazione del tessuto connettivo (ovviamente)
– diabete
– abuso di alcolici e droghe
– fumo
– traumi cranici
– ipertensione
– ateroscelrosi
– familiarità

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Come riconoscere un aneurisma cerebrale? Quali sono i suoi sintomi peculiari?

Diagnosticare in modo tempestivo l’aneurisma cerebrale è fondamentale perché la vita del paziente possa essere salvata, o perché egli possa sopravvivere in condizioni di salute quanto meno compromesse sia possibile.

Se l’aneurisma cerebrale si rompe, infatti, si va incontro a emorragia subaracnoidea, normalmente caratterizzata dai seguenti sintomi:

– vomito e nausea
– forte e repentina cefalea
– svenimenti
– convulsioni
– smarrimento
– neuropatia
– disturbi alla vista

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Cure e terapie per l’aneurisma cerebrale

Come già scrivemmo in un precedente articolo (proprio quello che vi abbiamo consigliato all’inizio di questo post), le conseguenze di un’aneurisma cerebrale possono essere terribili.

Alla rottura del vaso sanguigno, lo ripetiamo, segue l’ictus emorragico, non di rado causa della morte del paziente. Purtroppo poi, per quanto non sia escluso il contrario, la sopravvivenza dell’organismo può risultare seriamente compromessa.

Infine, citando il nostro precedente articolo, “le più conosciute conseguenze dell’emorragia subaracnoidea sono:

– il vasospasmo;
– l’ischemia (a sua volta conseguenza del vasospasmo);
– la perdita di alcune funzionalità agli arti e/o ai muscoli facciali;
– ulteriori emorragie;
– il forte abbassamento dei livelli di sodio (iponatremia);
– l’idrocefalo (ovvero l’accumulo di un liquido che aumenta la pressione sul cervello);
– coma”

In fase di diagnosi, l’aneurisma cerebrale può essere individuato ricorrendo alla TAC, alla risonanza magnetica, all’angiogramma e a un buon numero di altri esami specifici che il medico curante potrebbe trovare opportuno prescrivere.

Una volta individuato, poi, l’aneurisma cerebrale viene trattato dallo specialista al fine di evitare la sua rottura. In caso di emorragia subaracnoidea, invece, l’equipe medica potrà intervenire chirurgicamente o procedendo all’embolizzazione cardiovascolare. Detto ciò, rivolgetevi al vostro medico curante per ulteriori e più dettagliate informazioni sull’aneurisma cerebrale.

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