Molto spesso capita di provare il classico dolore al fianco sinistro e il più delle volte sono praticamente ignare le cause. Non è semplice riuscire a capire da subito da dove provenga questo tipo di dolore, questo perché sono coinvolti diversi fattori e di conseguenza anche la diagnosi non sarà sin da subito molto chiara. Dolore fianco sinistro: sintomo di malattie gravi oppure semplice fenomeno trascurabile, come capire la differenza? E’ importante recarsi dal proprio medico e riuscire a spiegare precisamente dov’è collocato questo dolore. Solo in questo modo la diagnosi può essere effettuata in modo corretto.
Le varie cause del dolore fianco sinistro
Se ad esempio il dolore fianco sinistro è localizzato subito sotto le costole, è probabile che si tratti di un affaticamento della milza. Se coinvolge invece la parte all’altezza dell’ombelico e della schiena allora può essere più un problema renale. Ci sono in effetti vari organi coinvolti in questa parte del corpo e quindi saper ben localizzare il dolore al fianco sinistro diventa fondamentale per capire anche come curarlo. In genere il dolore non desta preoccupazioni se si tratta di lievi traumi delle strutture osteo-muscolari, tipo quando si fa un movimento brusco; quando è legato alla milza, ad esempio quando si pratica sport senza allenamento; può essere sintomo di gas accumulati nell’intestino oppure una semplice stipsi o costipazione intestinale.
Malattie legate al dolore fianco sinistro
Quand’è però che il dolore fianco sinistro diventa preoccupante? Quando di mezzo ci sono delle vere e proprie malattie: quelle legate all’apparato urinario, al colon, all’apparato riproduttivo femminile, alla milza, all’artrosi all’anca, alla pubalgia, alle ernie inguinali. Insomma da queste informazioni si può ben capire come un generico dolore fianco sinistro possa trasformarsi anche in qualche problema un pò più serio. Le terapie ovviamente variano a seconda della patologia per scoprire però sin da subito quali siano gli organi colpiti è necessario effettuare alcuni esami come: analisi del sangue, ecografia addominale, risonanza magnetica, esame endoscopico, TAC con mezzo di contrasto.
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