Quali sono le controindicazioni dell’Eutirox

Adele Guariglia

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La levotiroxina sodica, il principio attivo sintetico sostitutivo della dell’ormone T4, è il principio base dell’Eutirox, il celebre farmaco utilizzato in caso di ipotiroidismo e indicato per sopperire alla mancanza di tiroxina.
Grazie all’uso costante e quotidiano di Eutirox, i livelli del TSH, l’ormone che stimola la tiroide a produrre il suddetto T4, vengono ben regolarizzati.
A seconda del tipo di problema tiroideo sofferto, le dosi di Eutirox possono differire l’una dall’altra. I “tagli” di pillola disponibile sono infatti i seguenti (in mcg):  25, 50, 75, 100, 125, 150, 175 e 200.

Come tutti i farmaci, ci sono delle controindicazioni. Vediamo nel dettaglio a cosa serve e quali sono gli effetti indesiderati dell’Eutirox.

A cosa serve l’Eutirox?

L’Eutirox è un farmaco utilizzato soprattutto per il trattamento dell’ipotiroidismo, condizione che si verifica in seguito a una produzione insufficiente di ormoni da parte della tiroide. In casi meno comuni viene prescritta anche per trattare l’ipotiroidismo congenito, il gozzo, l’infiammazione della tiroide e il tumore della tiroide, unitamente a chirurgia e terapia con iodio radioattivo.

Se la tiroide non produce ormoni a sufficienza, l’organismo non riesce a funzionare correttamente, ci si può sentire privi di energia e avere sintomi come:

  • Stipsi;
  • Stanchezza eccessiva;
  • Caduta eccessiva di capelli;
  • Aumento del peso corporeo;
  • Dolori muscolari e articolari;
  • Sensibilità al freddo;
  • Secchezza della pelle o ispessimento;
  • Ciclo mestruale irregolare e abbondante;
  • Ansia e stati depressivi.

Assumendo la levotiroxina nel dosaggio indicato del medico, questi sintomi tendono a sparire e l’equilibrio dell’organismo a essere ripristinato.

Effetti indesiderati dell’Eutirox

Gli effetti collaterali dell’Eutirox compaiono in caso di assunzione eccessiva del farmaco, tanto che regrediscono velocemente quando viene ristabilito il dosaggio ottimale.

In caso di assunzione eccessiva o di dose troppe elevata, o se l’aumento della terapia con levotiroxina avviene troppo velocemente , possono presentarsi i sintomi tipici dell’ipertiroidismo come:

  • Tachicardia e palpitazioni;
  • Aritmie cardiache;
  • Angina pectoris;
  • Ipertensione;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Infarto miocardico;
  • Debolezza muscolare;
  • Cefalea e mal di testa;
  • Crampi articolari;
  • Craniostenosi;
  • Febbre, nausea e vomito;
  • Vampe di calore;
  • Aumento dell’appetito;
  • Perdita di peso;
  • Diarrea;
  • Dolore e crampi addominali;
  • Alterazioni del ciclo mestruale;
  • Irrequietezza, stati agitativi;
  • Aumento della pressione intracranica;
  • Sudorazione eccessiva;
  • Rossore.

Tra gli effetti indesiderati rari ci sono anche le crisi epilettiche. È il medico a valutare il dosaggio giornaliero dell’Eutirox oppure a interromperlo per alcuni giorni fino a risoluzione degli effetti collaterali. Nei soggetti ipersensibili si sono notate anche reazioni allergiche con casi di angiodema, rash e orticaria con frequenza non nota.

Se si presenta dolore precordiale e battito cardiaco rapido e irregolare bisogna chiamare subito il medico o recarsi al pronto soccorso.

Controindicazioni Eutirox

Le principali controindicazioni riguardano l’ipersensibilità alla levotiroxina o agli eccipienti della formulazione prescritta, insufficienza surrenalica o ipofisaria non trattata, e tireotossicosi non trattata. Anche l’ipertiroidismo non trattato rappresenta una controindicazione.

Inoltre, l’uso è sconsigliato nei pazienti con infarto miocardico acuto recente, miocardite o pancardite. È raccomandata cautela all’inizio della terapia, soprattutto in pazienti con queste condizioni, per evitare complicazioni o reazioni avverse.

Gravidanza e allattamento

La FDA classifica la levotiroxina come categoria A per la gravidanza, poiché non sono stati rilevati rischi di malformazioni congenite.

Il trattamento deve proseguire durante la gravidanza e, in caso di ipotiroidismo diagnosticato in gestazione, va iniziata subito la terapia per prevenire complicanze come aborto spontaneo, pre-eclampsia e parto prematuro.

Il fabbisogno di ormone tiroideo aumenta in gravidanza e si consiglia di adeguare il dosaggio sotto supervisione medica. Durante l’allattamento, il farmaco non comporta rischi per il neonato se dosato correttamente.

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