Le perdite bianche sono delle secrezioni intime che generano particolare preoccupazione in molte donne. Ma è davvero il caso di allarmarsi? Quali sono le cause delle perdite bianche? E quando bisognerebbe ricorrere al consulto di un medico ginecologo?
Cosa sono le perdite bianche
Andiamo con ordine. Durante l’età fertile, vengono prodotte delle secrezioni variabili in quantità e qualità seconda del momento della vita di una donna e, spesso, con un apprezzabile grado di variabilità anche durante il ciclo mensile.
Non sempre, però, le perdite (bianche o meno) devono necessariamente preoccupare la donna: spesso si tratta di secrezioni del tutto normali e fisiologiche. In altri casi invece sarebbe opportuno recarsi dal proprio ginecologo, per un controllo finalizzato a scoprire le cause.
Cause delle perdite bianche
Ma quali sono le cause delle perdite bianche?
In età prepubere, prima che si manifesti la prima mestruazione (menarca) è normale che la vagina produca delle perdite biancastre. È invece meno probabile che prima di questo momento si riscontrino delle secrezioni vaginali, che dunque dovrebbero essere indagate. Pertanto, le perdite bianche prima del menarca sono da intendersi normali: la funzione di questa secrezione è protettiva.
Per quanto riguarda invece l’età fertile, le cause possono essere notevolmente diverse, ma principalmente legate allo stato ormonale.
Perdite bianche in gravidanza e in menopausa
A proposito di stato ormonale, non possiamo non ricordare come le perdite bianche in gravidanza potrebbero essere più frequenti, visto e considerato che in questa condizione l’elevato livello di estrogeni è responsabile di una perdita generalmente più abbondante.
Di contro, in menopausa si avverte il fenomeno contrario: vi è una diminuzione del livello di estrogeni e, pertanto, vi è una condizione tale per cui si tende a sviluppare una tipica sensazione di secchezza.
Insomma, le perdite bianche possono svilupparsi in qualsiasi età e in qualsiasi condizione ormonale, e sarà il medico a ricollegare ciascuna situazione di base al reale stato di salute della paziente.
Perdite bianche, quando andare dal medico
Introdotto quanto sopra, cerchiamo di capire quando è il caso di preoccuparsi in caso di perdite bianche, e quando dunque andare dal medico nell’ipotesi di secrezioni bianche.
In linea di massima, una secrezione vaginale normale, anche con perdite bianche, non è associata ad alcun sintomo.
Pertanto, se il fenomeno è sporadico e non ci sono altri sintomi concomitanti, potrebbe essere del tutto normale e non richiedere trattamenti.
Perdite bianche abbondanti
Se non ci sono sintomi concomitanti, ma si nota comunque che il flusso è abbondante e fastidioso, si può condividere con il proprio medico ginecologo come cambiare il proprio stile di vita per provare a ridurre tale incidenza.
Per esempio, potrebbe essere consigliabile limitare l’introduzione di latticini e zuccheri, correggere l’igiene intima andando a usare dei detergenti che non alterino la flora locale e il pH, evitare indumenti stretti, e così via.
Perdite bianche, quando preoccuparsi
Se invece le perdite bianche non solo sono abbondanti, ma sono associate ad altri sintomi come un cattivo odore, prurito, bruciore, arrossamento dei genitali, potrebbero essere la spia di un’infezione.
In questo caso, i trattamenti che abbiamo condiviso qualche riga fa potrebbero non essere sufficienti. Anzi, il trattamento “fai-da-te” potrebbe aprire le porte a sottovalutare un tempestivo intervento efficace, andando così a favorire il peggioramento delle condizioni.
Meglio in questi recarsi subito dal ginecologo, il quale effettuerà una visita e, mediante l’esecuzione di un tampone vaginale, vi aiuterà a effettuare una diagnosi precisa sulle cause scatenanti, e impostare la terapia maggiormente adeguata.
Insomma, come spesso accade in caso di perdite bianche è bene non allarmarsi, ma comunque evitare di sottovalutare la condizione, soprattutto se associata ad altri sintomi che sarebbe opportuno condividere con il ginecologo.
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