L’informazione riportata nel titolo di questo post risale allo scorso maggio, quando la stragrande maggioranza delle testate nazionali ha pubblicato la decisione presa dalla Toscana di essere la prima regione italiana a fare un uso terapeutico della marijuana.
La giunta di centrosinistra toscana, infatti, sembrerebbe aver approvato, durante una riunione conclusasi con 28 voti a favore e 13 voti contrari, una legge regionale secondo la quale non è assolutamente vietato considerare gli effetti benefici della cannabis all’interno di un piano farmaceutico ben preciso e di fare, dunque, un uso terapeutico della marijuana.
La marijuana, per la precisione, è un’infiorescenza femminile della pianta della Cannabis (nota prevalentemente per le sostanze stupefacenti che ne hanno reso la coltivazione illegale in molti paesi) ed è caratterizzata sì da effetti stupefacenti, ma anche da una serie di benefici che l’hanno portata sotto l’occhio attentissimo di molti medici e ricercatori.
Perché l’uso terapeutico della marijuana
Nello specifico, la decisione presa dalla regione Toscana di iniziare a fare un uso terapeutico della marijuana deriva dunque dal fatto che tale infiorescenza risulterebbe in grado di:
– fungere da analgesico e palliativo nei confronti del dolore
– fungere da broncodilatatore
– partecipare al rilassamento dei muscoli
– contribuire all’aumento del battito cardiaco
– diminuire la pressione intra ed endooculare
– causare sonnolenza
– ridurre le infiammazioni
– attenuare particolari sintomi, quali nausea e vomito
– curare l’inappetenza (soprattutto in caso di assunzione di farmaci chemioterapici)
– alleviare i sintomi della sclerosi multipla
– produrre effetti benefici su artrite, cancro al colon e al seno, Aids, depressione, leucemia, Alzheimer, anoressia e tanto altro ancora (fonte: www.daily.wired.com)
Soprattutto, la Toscana avrebbe optato per un uso terapeutico della marijuana principalmente in sostituzione della morfina nelle cure del dolore e nelle terapie palliative.
Altri benefici dell’uso terapeutico della marijuana
Come premesso, e in aggiunta a quanto detto, l’uso terapeutico della marijuana prevede:
– effetti positivi nella cura dell’anoressia, fungendo da forte stimolante dell’appetito;
– effetti positivi nella cura dell’epilessia, in sostituzione dei ben più noti farmaci anticonvulsivi;
– effetti positivi dell’uso terapeutico della marijuana nella cura dell’asma (in questo caso è utilizzata per mezzo di appositi vaporizzatori);
– effetti positivi nella cura allo stafilococco cronico, soprattutto in quei casi di mancata reazione alla meticillina;
– effetti positivi sul cancro, a seguito di ricerche che avrebbero sottolineato, paradossalmente, la minor incidenza di tumore ai polmoni in soggetti fumatori di cannabis rispetto ai soggetti non fumatori;
– effetti positivi dell’uso terapeutico della marijuana nella cura del glaucoma, per i suddetti abbassamenti della pressione intraoculare e endooculare.
(fonte: www.wikipedia.org)
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