Uno degli appuntamenti più importanti cui ogni neomamma sottopone il suo bambino è senza ombra di dubbio la visita neurologica pediatrica.
La neurologia, nello specifico, è una branca della medicina che studia eventuali patologie e disturbi del Sistema Nervoso Centrale, Periferico Somatico e Periferico Autonomo. Tutto ciò che riguarda dunque il cervello, il cervelletto, il midollo spinale, i tronchi encefalico e nervosi, i gangli spinali, simpatici e parasimpatici, le radici e i plessi extraviscerali e intraviscerali passa generalmente nelle mani del medico che effettua la visita neurologica pediatrica.
Dagli anni ’70 la neurologia si è scissa dalla psichiatria cui prima era associata nella branca della neuropsichiatria e ha abbracciato un campo specifico da trattare, diagnosticare e curare.
A tal proposito, le principali tipologie di malattie individuabili, direttamente o indirettamente, con una visita neurologica pediatrica sono le malattie neurologiche, le malattie vascolari, le malattie neoplastiche, le malattie infettive, le malattie infiammatorie, le malattie traumatiche e varie ed eventuali malattie degenerative.
In cosa consiste la visita neurologica pediatrica
A seconda dell’età del bambino, o della motivazione per cui egli vi si sottopone, la visita neurologica pediatrica può assumere modalità di sviluppo differenti.
Spesso, infatti, essa si basa semplicemente su una serie di manovre che il medico fa per testare che i riflessi e la coordinazione del piccolo vadano di pari passo con la sua crescita. Per i neonati, ad esempio, i medici effettuano spesso il controllo dei riflessi sdraiando il piccolo sul lettino, sollevandolo leggermente e lasciandolo cadere improvvisamente. Ciò che andrà riscontrato sarà se il bambino avrà avuto la giusta reazione alla situazione o se invece si sarà lasciato cadere inerte. Durante la visita neurologica pediatrica viene poi di solito osservato se il piccolo muove gli arti correttamente, se si tiene bene eretto, se si relaziona in maniera normale con il mondo circostante, se cammina bene e se compie movimenti spontanei adeguati alla sua età.
Nei bambini più grandi, si possono talvolta misurare i riflessi anche con la tradizionale pratica del martelletto sul ginocchio.
In alcune situazioni si può ricorrere anche all’ecografia della testa o ad altri esami tipici della neurologia quali ENG , EMG , EEG, Doppler, esame radiologico, TAC e risonanza magnetica.
Cosa si tende a riscontrare durante la visita neurologica pediatrica
Parlando in linea di massima, durante la visita neurologica pediatrica si vuole scongiurare l’eventuale presenza di patologie scheletriche, cardiache, metaboliche, respiratorie, endocrine, infiammatorie, neuromuscolari e neoplastiche. L’epilessia, ad esempio, è una delle patologie cui si presta maggior attenzione durante la visita neurologica pediatrica.