L’inquinamento ha innescato una crisi sanitaria a New Delhi, capitale indiana. Da quasi una settimana una forte foschia ha inghiottito Delhi e le sue aree adiacenti, gli abitanti in massa a recarsi presso gli ospedali per richiedere cure mediche urgenti. I livelli di inquinamento hanno superato di 30 volte il limite raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità in alcune aree della capitale nazionale. E il primo ministro di Delhi, Arvind Kejriwal, ha già paragonato la città ad una “camera a gas”.
“Ho vissuto e lavorato a Delhi negli ultimi 26 anni e mai prima d’ora ho visto questo tipo di minaccia. Mi occupo giorno e notte dei pazienti le cui vie respiratorie sono bloccate, irritate o completamente gonfie a causa dello smog”, ha detto il Dott. Avinash Raman, uno pneumologo con sede a Delhi che lavora in un ospedale privato.
“Abbiamo messo immediatamente ai pazienti gravi un ventilatore polmonare mentre altri hanno ricevuto dei nebulizzatori. E’ così pericoloso per la salute, oltre i polmoni colpisce altri organi vitali perché quando inaliamo troppi inquinanti essi interferiscono con la capacità del sangue di raggiungere gli altri organi”, ha aggiunto.
I più colpiti sono i bambini e gli anziani. I primi hanno polmoni non completamente sviluppati fino a una certa età e quindi poco capaci ad affrontare questo tipo di inquinamento; i secondi invece sono deboli a causa dell’età e quindi incapaci di affrontare l’aria avvelenata.
“Siamo in piena emergenza sanitaria” asserisce un altro specialista, il Dott. Manek Gupta. “Ho dei bambini piccoli che vengono da me con gli occhi arrossati e senza fiato, abbiamo dovuto trattare bambini di 7-8 anni con steroidi, è peggio ancora quelli che erano già incline alle riacutizzazioni respiratorie. Non so quando il governo prenderà provvedimenti, ma ciò richiede un importante intervento di pulizia nella capitale”.
Le preoccupazioni del Dott. Gupta non sono sorprendenti in quanto alcuni studi hanno valutato il legame tra inquinamento atmosferico e malfunzionamento delle funzioni primarie nei neonati. In uno di questi studi condotti in un prestigioso ospedale di Delhi, tra il 2010 e il 2017, medici e ricercatori hanno scoperto che i fattori ambientali come l’inquinamento e l’aria tossica hanno influito negativamente sulla salute dei neonati causando un parto prematuro rispetto alla crescita del feto. Inoltre, molti bambini prematuri sono morti a causa del mancato sviluppo di organi come i polmoni.
Nel frattempo, il picco del numero di pazienti negli ospedali ha mandato in tilt il personale qualificato. Molti ospedali governativi non erano nemmeno pronti per la crisi, mentre altri hanno segnalato una carenza di medici per trattare il crescente numero di pazienti.
Mentre molti sostengono che la mancanza di respiro e la tosse sono effetti temporanei dello smog, i medici asseriscono che l’inquinamento possa provocare danni permanenti. Le malattie autoimmuni hanno un picco elevato in tali condizioni in cui le cellule sane del corpo vengono attaccate dal sistema immunitario stesso, causando malattie come l’artrite, malattie infiammatorie intestinali, sclerosi multipla e psoriasi. In mancanza di interventi immediati, l’apocalisse sanitaria potrebbe essere imminente.
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