Il brontolio della pancia è quell’espressione usata popolarmente per fare riferimento a un suono che proviene dall’addome; si tratta di un rumore piuttosto caratteristico, una sorta di gorgoglio che la persona avverte distintamente, anche se non sempre il rumore è udibile dagli altri; in alcuni casi, però, la pancia che brontola dà maggiore segno di sé, magari in momenti non troppo opportuni causando un certo imbarazzo nella persona.
Da cosa è causato il brontolio della pancia?
Iniziamo con il precisare che per indicare il brontolio stomaco, i medici utilizzano l’espressione borborigmo; quest’ultimo è un termine onomatopeico che da deriva da una parola greca, borborygmós, brontolio, a sua volta derivata dal verbo borborýzein, brontolare. Altri modi di indicare il brontolio pancia sono “gorgoglio addominale” o “rumori intestinali”.
I borborigmi sono causati per lo più dai movimenti dei gas che si trovano all’interno del tratto intestinale; questi si formano durante la peristalsi intestinale, la serie di contrazioni e di successivi rilassamenti dei muscoli presenti nel tratto gastrointestinale, fondamentale per il processo digestivo. Di norma questi rumori non dovrebbero essere avvertiti distintamente, se non auscultando la zona addominale; tuttavia, in molti casi, l’intensità e la frequenza di questi “brontolii” è maggiore. Ciò può essere dovuto a varie cause.
Talvolta la pancia che brontola dipende dalla fame (del resto è tipica l’espressione “ho la pancia che brontola per la fame”); in effetti, quando ci troviamo a lungo in condizione di digiuno gli acidi gastrici e i gas presenti a livello gastrointestinale si mescolano e si muovono lungo l’intestino e ciò causa il suono di brontolio stomaco. In sostanza di tratta di un segnale che il corpo invia per dirci che è arrivato il momento di mangiare qualcosa.
Molto spesso, comunque, i brontolii della pancia vengono avvertiti distintamente dopo aver mangiato, quando ci troviamo nel pieno della digestione. Questo succede soprattutto quando abbiamo mangiato cibi che tendono a produrre una maggiore quantità di gas; i classici esempi sono i fagioli, le fave, le lenticchie, le rape; lo stesso può dirsi a proposito delle bevande gassate (acqua gassata, Coca-Cola, acqua tonica ecc.).
Oltre alla fame e al processo digestivo, il brontolio pancia può anche essere dovuto ad alcune problematiche di carattere medico; per esempio, condizioni come l’intolleranza al lattosio e la sindrome dell’intestino irritabile sono spesso alla base di gorgoglio addominale; il motivo è da ricercarsi nel fatto che queste condizioni patologiche causano generalmente una maggiore produzione di gas oppure alterano la normale funzionalità del tratto digestivo dando luogo a diversi sintomi e segni fra cui i borborigmi.
Le patologie associate a borborigmi di una certa intensità sono numerose; fra queste, oltre a quelle citate, si ricordano anche la celiachia, la diverticolite, le varie forme di gastroenterite e di colite, il morbo di Crohn, le intolleranze alimentari in genere ecc.
Anche lo stress può talvolta essere responsabile del brontolio allo stomaco. Quando siamo stressati, infatti, il nostro organismo può reagire in diversi modi; una maggiore attività intestinale è uno di questi e ciò può causare l’insorgenza di brontolii di stomaco più frequenti e di maggiore intensità.
È possibile prevenire il brontolio della pancia?
Entro certi limiti, il brontolio della pancia è da considerarsi fisiologico, in quanto è legato alla normale funzione digestiva; come abbiamo visto, però talvolta i borborigmi si presentano in modo più intenso e frequente a causa di condizioni mediche più o meno importanti; è su queste che si deve agire per ridurre i borborigmi.
Un consiglio scontato è quello di limitare l’assunzione di quei cibi che possono aumentare la formazione di gas intestinali; è altresì utile evitare di saltare i pasti; come abbiamo visto, infatti, in condizioni di prolungato digiuno il problema del brontolio di pancia è più intenso.
Sono poi sempre validi i consigli che favoriscono una corretta digestione, ovvero mangiare lentamente, masticare bene i cibi prima di ingerirli e idratarsi adeguatamente; seguire queste indicazioni non soltanto riduce la problematica del brontolio allo stomaco, ma evita problematiche come la digestione lenta o pesante.
Quando il brontolio alla pancia è legato alla presenza di condizioni patologiche (vedasi quelle elencate precedentemente) allora è sul trattamento di queste che deve concentrarsi la propria azione; questi problemi sono di competenza medica e sarà quindi il medico curante a dare indicazioni in proposito. Quando si rimuovono le cause, i sintomi cessano.
È importante infine anche imparare a gestire lo stress che, come abbiamo visto, è una delle cause della pancia che brontola; possono essere d’aiuto in questo caso tecniche come lo yoga o gli esercizi di rilassamento.