Cosa fare se il neonato ha le mani fredde

Adele Guariglia

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Nei primi mesi di vita le estremità del neonato possono risultare fredde pur con un corpo perfettamente caldo. È una questione di adattamento, il neonato passa da un ambiente stabile (l’utero) a un mondo in cui deve imparare a regolare la temperatura e la circolazione periferica; nel frattempo mani e piedi diventano una sorta di “valvola” con cui disperde o trattiene calore.

Lo dicono chiaramente le principali fonti divulgative pediatriche rivolte ai genitori: è un fenomeno frequente e fisiologico, da interpretare nel contesto e non da isolare come unico segnale.

Mani fredde nel neonato: cosa vuol dire e perché succede

Nei primi mesi la termoregolazione non è ancora a regime e la circolazione periferica è meno efficiente rispetto a quella di un adulto. Questo porta le estremità a essere più fresche del resto del corpo senza che il bambino stia soffrendo il freddo. Per capire come sta davvero, i pediatri consigliano da anni un trucco semplice e affidabile: tocca nuca e torace/pancino. Se sono tiepidi (non sudati), il piccolo è alla giusta temperatura, anche se mani e piedi sono freddi.

Se invece nuca e pancia sono freddi, allora sì, probabilmente ha bisogno di uno strato in più o di una copertina; se sono caldi e sudati, togli qualcosa.

C’è poi l’adattamento al mondo esterno, il rapporto superficie/peso del neonato è diverso da quello di un adulto e facilita la dispersione di calore. Le estremità, per anatomia e funzione, oscillano di temperatura più spesso. È anche per questo che, quando l’ambiente cambia (uscita dal bagnetto, passaggio da casa a fuori, contatto con lenzuola fresche), le manine possono risultare fredde per un po’ e poi tornare nella norma senza che tu faccia nulla.

Un’altra osservazione utile è guardare il colorito, un neonato in salute ha un tono di pelle roseo; se le mani sono fredde ma il viso è roseo e il bimbo è reattivo, mangia e dorme come al solito, la situazione è in linea con la fisiologia.

Se invece noti pallore marcato, pianto lamentoso persistente, letargia o altri sintomi, chiama il pediatra, inoltre, anche quando c’è febbre, le estremità possono apparire fredde o sudate.

Il neonato ha le mani fredde di notte? Come capire se ha davvero freddo

La sera e la notte moltiplicano i dubbi, la stanza è più fresca, il pigiama è leggero, la copertina scivola. Ti viene naturale chiederti se il tuo bambino ha freddo durante il sonno, ma in questo caso non affidarti alle mani, tocca invece nuca e torace. Se li senti tiepidi, non aggiungere strati. Se li senti freddi, aggiungi uno strato leggero e ricontrolla dopo qualche minuto.

La stanza dovrebbe restare in una fascia confortevole e stabile, evitando sbalzi (finestre spalancate in inverno o caloriferi al massimo vicino alla culla), per un neonato l’ambiente non deve essere eccessivamente caldo.

Se abiti in una casa molto secca d’inverno, una umidificazione moderata può migliorare la percezione di comfort (e il respiro).

Quando preoccuparsi se il neonato ha le manine fredde

Mani e piedi freddi isolati, in un bimbo reattivo, con viso roseo e senza altri sintomi, sono quasi sempre normali. Invece, ci sono situazioni in cui è prudente sentire il pediatra, nello specifico, in caso di:

  • pallore marcato o grigiastro,
  • letargia (sonnolenza insolita, difficile da svegliare),
  • difficoltà respiratoria,
  • mani fredde associate a febbre con malessere,
  • sudorazione fredda o improvvisa legata a sfoghi allergici o reazioni,
  • mani/piedi costantemente freddi per molte ore indipendentemente dall’ambiente.

In tutti questi casi non devi fare autodiagnosi, ma chiamare il pediatra e chiedere cosa osservare e se è il caso di portare il piccolo a una visita.

Cosa puoi fare tu, subito: accorgimenti pratici

Tieni come riferimento la nuca per capire se il neonato ha freddo o caldo e aggiungi/togli uno strato in base a quello. Se rientrate dall’esterno in inverno, le estremità possono restare fredde per qualche minuto, non strofinarle con energia né usare fonti di calore diretto (borsine calde, phon, termosifoni vicini), perché la pelle del neonato è delicata e il rischio è irritarla o, peggio, scottarla.

Inoltre, la temperatura ideale per la stanza del neonato dovrebbe oscillare tra 20°C e 22°C, sufficiente a rendere l’ambiente sicuro e confortevole.

Ai neogenitori si consiglia di utilizzare un termometro per monitorare la temperatura e regolare la climatizzazione di conseguenza.

FAQ – Domande frequenti

  1. Le mani fredde indicano che il neonato ha freddo?
    Non per forza. Controlla nuca e torace, se sono tiepidi, il piccolo è alla giusta temperatura.
  2. È normale che abbia mani fredde di notte?
    Sì, capita spesso. L’importante è che nuca e pancino siano caldi e il bimbo tranquillo.
  3. Quando devo preoccuparmi?
    Se le mani fredde sono accompagnate da pallore, letargia, difficoltà a respirare o febbre con malessere.
  4. Devo coprirlo di più se ha le mani fredde?
    Solo se nuca e pancino sono freddi, altrimenti rischi di surriscaldarlo.
  5. Fino a che età è normale che succeda?
    Nei primi mesi di vita è frequente; tende a migliorare quando la circolazione periferica si sviluppa.

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