Sensori indossati da persone che soffrono di una leggera forma di Alzheimer per valutare la deambulazione potrebbero offrire un modo economicamente efficace per rilevare precocemente la malattia e monitorare la progressione della stessa. L’identificazione dei biomarcatori clinici, come i cambiamenti nelle caratteristiche e nei comportamenti della deambulazione, sono noti per essere fattori importanti quando si osservano i primi segni premonitori della demenza.
I risultati di uno studio mostrano come questi sensori indossabili offrano un’ottima metodologia per valutare i cambiamenti nel modo in cui una persona cammina e possono anche essere usati per il monitoraggio continuo dell’andatura durante le attività quotidiane. Gli esperti dicono che questo metodo è potenzialmente economico, multi-center e domiciliare che avvantaggia i pazienti, la gestione clinica e l’efficienza degli studi clinici.
Lynn Rochester, professoressa della Human Movement Science presso l’Università di Newcastle, conduce la ricerca sulla tecnologica indossabile su più siti. Il laboratorio di movimento umano presso l’Unità di Ricerca sull’Invecchiamento Clinico, con sede nel Campus for Aging and Vitality dell’Università di Newcastle, è dedicato allo studio dell’andatura, dell’equilibrio e della mobilità.
La professoressa Rochester ha dichiarato: “I sensori indossabili a casa e in clinica hanno il potenziale per cambiare la ricerca sulla demenza. La capacità di valutare i comportamenti dell’andatura e della deambulazione in tutti gli aspetti della vita è un importante passo avanti nella raccolta dei dati. L’analisi dell’andatura a casa è particolarmente utile in quanto consente l’osservazione oggettiva dell’attività quotidiana di un individuo, ma ha anche il vantaggio di fornire dati continui per un periodo prolungato che può essere più sensibile di valutazioni una tantum. Questo è un progetto entusiasmante in cui essere coinvolti. L’analisi valutata in questo modo potrebbe contribuire alla realizzazione di sperimentazioni cliniche più economiche e potrebbe incoraggiare gli investimenti, oltre che aumentare il numero degli studi in futuro”.
Lo studio di fattibilità fa parte del progetto di fenotipizzazione profonda e frequente, finanziato dall’Istituto nazionale per la ricerca sanitaria e dal Consiglio di ricerca medica. Sei centri dell’Istituto nazionale per la ricerca sulla demenza, inclusa l’Università di Newcastle, hanno reclutato 20 pazienti affetti da Alzheimer. I volontari hanno indossato un piccolo sensore sulla parte bassa della schiena. Hanno svolto attività di movimento in laboratorio e poi sono tornati a casa indossando il sensore per una settimana, svolgendo compiti quotidiani.
L’andatura sta emergendo come un potenziale strumento diagnostico per il declino cognitivo. Gli strumenti per quantificare l’andatura in clinica e a casa e l’idoneità per l’applicazione multi-center non sono stati esaminati fino ad ora.
La professoressa Rochester ha affermato: “I sensori indossati dal corpo possono fornire un’immagine arricchita della funzione dell’andatura e delle attività degli arti inferiori che potrebbero fungere da strumenti diagnostici complementari per i medici. L’uso clinico di questi sensori nelle valutazioni annuali della salute potrebbe seguire i cambiamenti dell’andatura nel tempo e agire come bandiera rossa per il deterioramento cognitivo”.
Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare il potenziale dell’andatura come utile indicatore diagnostico complementare per la demenza.
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