Proprietà e controindicazioni del fieno greco
Quando si parla di fieno greco, si usa generalmente riferirsi a una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle leguminose, dai fiorellini bianco-giallini e i ricchi componenti. Vitamine A, B, C, carboidrati, ferro, calcio, betaina, lecitina, fosfati, mucillagine, proteine, oli volatili, steroidi, fitoestrogeni, sali minerali, cumarine: tali e molti altri ancora i principi ricavabili da questa eccezionale pianta curativa.
Le proprietà del fieno greco, poi, sono decisamente tante. Basta accennare, infatti, che esso viene utilizzato come antinfiammatorio, antisettico, emolliente, febbrifugo, mucillaginoso, espettorante, lenitivo, tonico, ristrutturante, tonificante, stimolante, ipoglicemizzante e antiossidante. Non di rado, viene impiegato anche come alleato contro il colesterolo cattivo e come cura contro ascessi, cellulite, sciatiche, arrossamenti cutanei, nevralgie, irritazioni della pelle, ingrossamento delle ghiandole linfatiche e, addirittura, alcune forme tumorali.
Possedendo una percentuale di cataplasmi, infine, il fieno greco combatte i problemi e gli inestetismi della pelle grassa.
Ovviamente, nonostante le tante proprietà, è nostro dovere ricordarvi che stiamo parlando pur sempre di una pianta curativa e che, come tale, va usata con cautela e sotto stretto controllo medico. Diverse sono, infatti, le controindicazioni del fieno greco.
Proprio a tal proposito, ci soffermeremo in questo articolo a darvi qualche indicazione e consiglio su quelle che risultano essere le controindicazioni del fieno greco, le dosi di somministrazione consigliate e gli avvertimenti terapeutici.
Posologia e controindicazioni del fieno greco
Vediamo di seguito, allora, quali sono le controindicazioni del fieno greco e sotto quali dosi, indicativamente, è auspicabile assumerne. Ribadiamo comunque che quando si fa uso di erbe, sono profondamente sconsigliate le iniziative personali. Meglio rivolgersi a un esperto.
Il fieno greco, nello specifico, è disponibile in compresse o in estratto (sia secco che fluido).
Se assunto in infuso, questo si preparerà mettendo a mollo 1 cucchiaino in 300 ml di acqua caldissima o lasciando macerare per tre ore 1,5 grammi di polvere in tre tazze di acqua.
Per evitare le controindicazioni del fieno greco che di seguito elencheremo, è bene non assumere la pianta più di due-tre volte nell’arco della giornata (in caso di estratto liquido, esso andrebbe assunto in una dose che oscilli tra 1 e 1,3 gocce per kg di peso corporeo, mezz’ora prima di pranzo e mezz’ora prima di cena).
Per quanto riguarda le controindicazioni del fieno greco, è bene sapere che questa pianta medicinale ha effetti ipoglicemizzanti e non andrebbe per questo consigliata a pazienti diabetici (che facciano trattamenti a base di insulina). Il fieno greco espone inoltre all’eventualità di emorragie, dunque non va preso da persone che stiano affrontando una terapia con anticoagulanti.
Potrebbe infine essere causa di aritmie, dunque non va assunto insieme a diuretici e lassativi.
Stimola le contrazioni uterine in donne gravide e riduce l’assorbimento intestinale (fonte: www.saperesalute.it).
Per altre informazioni su tutte le controindicazioni del fieno greco, consulta il medico curante o un erborista esperto.