L’influenza intestinale 2013 continua ad essere viva in numerose zone d’Italia. La sua apparizione è avvenuta nel periodo primaverile, ma si sta ormai protraendo anche in questi giorni di inizio autunno. L’influenza intestinale 2013 è caratterizzata da un virus gastrointestinale che indebolisce notevolmente il sistema immunitario, provocando principalmente dolori lancinanti allo stomaco.
Sintomi influenza intestinale 2013
Quest’influenza intestinale 2013 può assumere anche una forma molto più volenta con la comparsa di febbre per un massimo di due giorni. Non sono insomma tanti i giorni in cui si ha a che fare con uno stato febbrile, ma i problemi intestinali si protraggono anche per più di una settimana. I sintomi più comuni dell’influenza intestinale 2013 riguardano dolori allo stomaco, diarrea, vomito, nausea e crampi all’intestino. La febbre inoltre può superare anche i 38 gradi di temperatura, ma come detto in precedenza tende praticamente a svanire dopo pochissime ore. Ciò che caratterizza maggiormente l’influenza intestinale 2013 è anche il forte contagio che avviene in maniera rapidissima. In molte città c’è stata infatti quasi un’epidemia, ecco perché è importante riuscire a prevenire il tutto con piccole accortenze. E’ bene non stare in contatto con soggetti malati, ma soprattutto sciacquarsi sempre le mani e fare molta attenzione ai prodotti alimentari, molti possono essere contaminati. Inoltre il contagio rapido dell’influenza intestinale 2013 è stato causato anche dai continui sbalzi di temperatura che non hanno sicuramente aiutato a mantenere l’aria pulita.
Cosa fare durante l’influenza intestinale 2013?
Cosa bisogna fare quando si devono fare i conti con l’influenza intestinale 2013? Il primo punto è il riposo, poi è importante reidratarsi bevendo molta acqua e mangiare a piccole dosi optando per alimenti bolliti, anche se nei primi giorni è bene evitare di mangiare cibi solidi e soprattutto quelli fritti, grassosi e ricchi di zucchero. In questo modo l’influenza intestinale 2013 tenderà a svanire da sola, in questo caso i farmaci non aiutano a migliorare il proprio stato, anche perché si tratta di un virus.
