Cosa provoca l’intolleranza al glutine

Redazione

Cosa provoca l'intolleranza al glutine Dieta

Una dieta priva di glutine comporta l’esclusione di cibi che contengono glutine proteico, tra cui grano, segale e orzo. L’intolleranza a questo complesso proteinico non è presente soltanto nei soggetti che soffrono di celiachia, ma anche in alcune persone particolarmente sensibili ad esso.

Cos’è il glutine?

Il glutine è una famiglia di proteine ​​che si trova nel grano, nell’orzo, nella segale e nel farro. Il suo nome deriva dalla parola latina che sta per “colla”, in quanto dà alla farina una consistenza appiccicosa se mescolata con l’acqua. Questa proprietà simile alla colla aiuta il glutine a creare una pasta appiccicosa che conferisce al pane la capacità di lievitare una volta cotto. Inoltre, gli conferisce consistenza gommosa.

Sfortunatamente, molte persone provano disagio fisico dopo aver mangiato cibi che contengono glutine. La reazione più grave si chiama celiachia, la quale è una malattia autoimmune in cui il corpo si danneggia in modo erroneo. La celiachia colpisce fino all’1% della popolazione e può danneggiare l’intestino.

Questi sono i metodi più comuni per testare la celiachia:

Esame del sangue: con esso vengono rintracciati gli anticorpi che interagiscono erroneamente con la proteina del glutine. Il test più comune è il tTG-IgA.

Biopsia dell’intestino tenue: le persone affette da celiachia probabilmente avranno bisogno di una biopsia. Un piccolo campione di tessuto viene prelevato dall’intestino e controllato per rilevare la presenza di eventuali danni.

Le persone che non soffrono di celiachia ma sentono di essere sensibili al glutine possono provare una dieta rigorosamente priva di glutine per alcune settimane per vedere se i loro sintomi migliorano. Passato questo lasso di tempo, è possibile reintrodurre alimenti che contengono glutine nella dieta e testare i sintomi. Se una dieta priva di glutine non allieva i sintomi, è probabile che la causa dei problemi digestivi sia da imputare ad altro.

Perché il glutine è dannoso per alcune persone

La maggior parte delle persone non manifestano effetti collaterali se mangiano cibi contenenti glutine. Tuttavia, non è così per le persone intolleranti o celiache. Persone che manifestano allergie al grano e sensibilità al glutine spesso lo evitano.

A parte l’allergia, ci sono due ragioni principali per cui qualcuno dorrebbe evitare il glutine:

Celiachia: colpisce fino all’1% delle persone in tutto il mondo. È una malattia autoimmune in cui il corpo confonde il glutine come una minaccia. Per combatterla, il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo e attacca le proteine ​​del glutine. Sfortunatamente, questo attacco danneggia anche le aree circostanti, come la parete dell’intestino. Questo può portare a carenze nutrizionali, gravi problemi digestivi e anemia, oltre a aumentare il rischio di molte malattie pericolose. Le persone affette da celiachia soffrono spesso di dolori allo stomaco acuti, diarrea, stitichezza, eruzioni cutanee, fastidio allo stomaco, gonfiore, perdita di peso, anemia, stanchezza e depressione.

Sensibilità al glutine non celiaca: essa incide sul 13% delle persone. Anche se non sono allergiche al grano o non sono celiache, le persone manifestano comunque disagi vari dopo aver mangiato cibi contenenti glutine. I sintomi della sensibilità al glutine non celiaca sono simili a quelli della celiachia e comprendono dolore allo stomaco, gonfiore, cambiamenti nei movimenti intestinali, stanchezza ed eczema o eruzione cutanea.