L’estate è alle porte (ma per la maggior parte di noi è già iniziata) e se in tanti sono in partenza per il mare (o stanno organizzando la prossima vacanza), molti altri si concedono giorni di divertimento e relax in piscina.
A tal proposito, come probabilmente già saprete, quella di frequentare una piscina è un’abitudine senza dubbio spassosissima, ma se non si prestano la dovute accortezze, può portarci a contrarre funghi e micosi. Per tale ragione, parleremo oggi delle verruche in piscina, di come evitare il contagio (prevenire le verruche è possibile) e di quelli che potrebbero rivelarsi gli eventuali rimedi.
Agire con buon senso e responsabilità, del resto, è fondamentale e, a tal proposito, occhio anche ai più piccoli: le verruche nei bambini sono un problema molto frequente.
Detto ciò, continuate a leggere quanto segue: nei prossimi paragrafi, infatti, cercheremo di dirvi quanto più possibile sulle verruche in piscina e sugli eventuali rimedi!
Le verruche in piscina, un problema fastidioso che è possibile prevenire
Sole, sdraio, un libro da leggere a bordo vasca e le chiacchiere in compagnia dei nostri amici: la mattinata trascorsa in piscina non è per molti seconda ai momenti trascorsi in spiaggia e, per questo, quella di frequentare tale ambiente è cosa gradita a tanti, ma proprio tanti bagnanti.
Come premesso, però, le verruche in piscina, insieme a funghi e ad altre malattie della pelle, possono trovarsi dietro l’angolo e, per questo, è bene agire di conseguenza per evitare il contagio e arginare un problema fastidioso.
Prevenire le verruche in piscina, del resto, è possibile e, a tal proposito, si consiglia di indossare sempre le ciabatte per camminare a bordo vasca, nelle docce, negli ambienti esterni e, in particolar modo, in quelle zone dove l’umidità è più elevata.
Quando vi sedete, poi, e non solo a bordo piscina, utilizzate un asciugamano e, in generale, cercate di rispettare quante più norme igieniche possibile.
Per quanto riguarda invece i rimedi per le verruche in piscina, la prima cosa da fare è contattare il dermatologo. Egli, esaminata la situazione, vi prescriverà farmaci e creme specifiche, indicandovi le modalità di applicazione e la durata del trattamento previsto. In alcuni casi, poi, magari più seri, possono essere consigliati altri tipi di approccio quali ad esempio il laser. Evitate comunque di toccare o sfregare la zona in cui è avvenuto il contagio, così da non irritare la pelle e non diffondere la malattia.
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