Dal compimento dei 45 anni fino allo scadere dei 74, è fortissimamente consigliato a tutte le donne di sottoporsi a quello che comunemente viene definito screening mammografico.
Si stima infatti risiedere proprio in quell’arco di età il maggior rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, una tipologia di carcinoma purtroppo diffusissima e ancora oggi causa di troppe morti in tutto il Mondo.
Grazie allo screening mammografico di cui vi parliamo in questo articolo, invece, sembrerebbe possibile beneficiare di un vasto programma di prevenzione volto a diagnosticare in tempo il cancro e a salvare, attraverso terapie sempre più efficienti, quante più vite possibile (dai 50 anni in poi, grazie allo screening mammografico, il rischio di morire di tumore al seno sembrerebbe essere sceso addirittura del 35%. Oltre i 74 anni purtroppo i risultati del test non sono più molto attendibili).
Secondo quelle che sono le linee guida dello screening mammografico, è bene che tra i 45 e 49 il test venga eseguito annualmente. Dai 50 in poi è invece possibile sottoporsi alle visite di prevenzione consigliate anche ogni due anni. Alle donne della prima fascia di età, inoltre, lo screening mammografico viene solitamente eseguito gratuitamente.
Come eseguire lo screening mammografico
Generalmente, le donne appartenenti alle fasce di età sopra descritte vengono invitate direttamente dalle Asl della propria regione a partecipare a uno screening mammografico.
Tale screening mammografico consiste in un esame radiologico in grado di scovare precocemente l’eventuale presenza di un tumore al seno.
L’esame viene eseguito da personale qualificato in radiologia all’interno di un ambulatorio radiologico e si effettua chiedendo alla donna di appoggiare, una alla volta, le mammelle su un piano appositamente studiato per l’occasione. Viene a questo punto eseguita una radiografia della durata di circa un quarto d’ora durante la quale la mammella viene leggermente compressa per una migliore diagnosi.
Al termine dell’esame bisogna in genere attendere qualche settimana per avere l’esito. Ovviamente, qualora venga riscontrata qualche lesione la donna viene contattata il prima possibile affinché possa sottoporsi ad eventuali altri esami.
Il rischio collegato allo screening mammografico
Nonostante le perplessità che da sempre mettono in dubbio l’effettiva necessita per le donne al di sotto dei 50 anni di sottoporsi a tale esame radiologico, sono in realtà davvero ben pochi i rischi dello screening mammografico. Anche secondo le ultime linee guida, infatti, l’esposizione ai raggi X è molto bassa e non è tale da mettere a rischio la salute futura della donna che si sottopone all’esame.
Informatevi dunque presso la Asl di competenza della vostra zona su tutto ciò che c’è da sapere ancora circa lo screening mammografico e fissate il vostro appuntamento!
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