La donna, durante la gravidanza, deve condurre la sua vita abituale: moto moderato, vita sportiva non smodata, sonno sufficiente. La dieta deve essere superiore in calorie di circa un terzo della dieta normale (mantenendo il proprio perso forma), varia, in prevalenza latteo-vegetariana, con verdura e frutta fresca in abbondanza, moderato uso di condimenti evitando spezie piccanti. Si deve limitare il vino, bere spremute di arancia e limone ed evitare, per quanto possibile, di fumare. L’obesità pre-gravidica è pericolosa per il nascituro; infatti può portare alla comparsa del diabete gestazionale, difetti congeniti del cuore e tubo neurale nonchè una marcata difficoltà al momento del parto. In generale, tutte le donne gravide dovrebbero essere controllate e seguite da un nutrizionista, proprio perché durante la gravidanza sono due le vite da salvaguardare.
L’importanza del fabbisogno di ferro in gravidanza
La carenza di ferro in gravidanza è una delle principali cause di anemie, in quanto, una parte viene ceduta al feto e un’ altra quota viene persa durante il parto; quindi il fabbisogno di ferro deve essere aumentato in questo stadio, cioè deve essere di circa 30mg. Il ferro può essere introdotto attraverso l’alimentazione grazie carne magra, pesce, uova, fagioli cotti, cereali integrali, fichi secchi, carne di tacchino, semi di sesamo, verdura fresca cotta, ortaggi verdi e frutta secca, ricordando però che le fonti di ferro vegetali non vengono assorbite completamente rispetto alle altre. In linea di massima, per facilitare l’assorbimento del ferro, si consiglia il consumo di vitamina C. Talvolta, il proprio medico può prescrivere degli integratori a base di ferro, per ridurre al minino il rischio di sviluppare un’anemia; come supplemento, le donne ricorrono al Floradix, una linfa d’erbe ricca di ferro, disponibile in negozi di alimentazione naturale. Tuttavia, è nel primo trimestre di gravidanza che la donna necessita del maggior fabbisogno di ferro, il quale è compensato dall’interruzione delle perdite dovute al flusso mestruale; se la donna non presenta al concepimento uno stato di anemia da carenza di ferro, non è necessaria alcuna supplementazione in presenza di una dieta bilanciata.
I consigli per condurre una serena gravidanza
Durante la gravidanza, un calo dei livelli di emoglobina è assolutamente fisiologico, se si mantiene entro certi limiti; l’unico inconveniente è che la futura mamma si sentirà debole, stanca ed irritabile. La diagnosi di anemia dovuta a carenza di ferro avviene grazie al controllo dei livelli di ferritina nel sangue; tale esame va effettuato tre volte nel corso della gravidanza. Nello 0,5% dei casi l’anemia in gravidanza non è dovuta a carenza di ferro ma alla presenza di un ridotto numero di globuli rossi i quali appaiono di grosse dimensioni, l’anemia megaloblastica. In questi casi è utile assumere acido folico per tutto l’arco della gravidanza.
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