L’intolleranza al glutine è in aumento: come riconoscerla e come comportarsi!
Sempre più persone, negli ultimi tempi, si rivelano intolleranti al glutine. Anche tra i bambini, purtroppo, si registrano moltissimi nuovi casi ogni anno e, poiché si tratta di un’intolleranza di tipo cronico, è bene agire quanto prima per contrastarne i sintomi e fronteggiarli al meglio.
A tal proposito, il nostro articolo di oggi vi parlerà dell’intolleranza al glutine e di quelli che sono i cibi da portare in tavola (o meglio, da eliminare) per star bene e vivere serenamente.
Inoltre, soprattutto se si sospetta qualcosa che non va come dovrebbe, è bene conoscere molto attentamente la sintomatologia dell’intolleranza al glutine, al fine di correggere quanto prima lo stile di vita condotto ed evitare quelle che sono le ripercussioni future della malattia.
Continuate a leggere e ne saprete di più.
I sintomi dell’intolleranza al glutine
Tra i sintomi peculiari dell’intolleranza al glutine, troviamo:
– gonfiore allo stomaco
– diarrea, ma anche stipsi
– crampi intestinali
– dolore
– meteorismo
– irritabilità
– stanchezza e difficoltà nella concentrazione
– debolezza
– mal di testa e cefalea
– dolore agli arti e formicolio
– eczemi
– casi di infertilità
– per le donne, cambiamenti nel ciclo mestruale
Ovviamente, non tutti i sintomi dell’intolleranza al glutine sono sempre presenti in ogni singolo paziente. Essi, al contrario, possono variare di persona in persona e da caso a caso. In presenza di “semplice” allergia, poi, è possibile notare rash, gonfiore, prurito, secrezioni nasali, difficoltà nel respirare ed altro ancora.
Come controllare l’intolleranza al glutine e condurre una vita normale
Prima di dire cosa sia necessario mangiare in caso di intolleranza al glutine, è bene specificare come non sempre la suddetta intolleranza finisca per sfociare nella celiachia (secondo alcune indagini, infatti, dei 3 milioni di italiani sensibili al glutine, solo 1/6 è celiaca).
Nonostante ciò, è bene tenere sotto controllo l’intolleranza al glutine ed evitare ogni futura complicazione.
A tal proposito, chi soffre di intolleranza al glutine dovrebbe provare ad escludere quegli alimenti che lo contengono (dunque, pasta pane, biscotti e dolci preparati con farina di frumento o segale; orzo; malto; amido; avena; derivati, cereali ed altro ancora). La prova va fatta per un periodo di tempo stabilito, in modo da poter prestare attenzione ai cambiamenti intervenuti nell’organismo. Naturalmente, è assolutamente consigliabile rivolgersi ad un medico specialista ed effettuare i dovuti test allergici. In caso di intolleranza al glutine, poi, rivolgetevi a un esperto nutrizionista per sapere cosa potete mangiare e cosa no, e in che modo potete sostituire determinati cibi per condurre una vita quanto più normale possibile.
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