Tra le varie soluzioni di parto spontaneo, sempre più diffusa negli ultimi anni, è quella del parto in acqua. C’è chi si attrezza a casa propria con una vasca o una piscina gonfiabile e chi invece si rivolge a una struttura specializzata.
Dopo l’intuizione e l’esperienza descritte dal medico russo Igor Tjarkowskij, infatti, molte strutture ospedaliere hanno messo a punto e sviluppato le condizioni necessarie affichè questo tipo di parto possa avere luogo quando richiesto.
Il parto in acqua in Italia è dunque possibile, ma non ovunque. E’ bene perciò informarsi per tempo con il proprio ginecologico per capire a quale struttura rivolgersi, considerando la possibilità di dover andare probabilmente fuori regione.
Il parto in acqua in Italia: i vantaggi
Alcun effetto collaterale, sia per mamma che per nascituro, è stato attribuito al parto in acqua, in primis quello legato al rischio di contrarre infezioni. L’acqua della vasca, infatti, è assolutamente sterile.
Il vantaggio più grande del parto in acqua risiede nel fatto che l’acqua calda in cui viene immersa la partoriente permette alla muscolatura di rilassarsi. Questa piacevole condizione in un momento delicato e doloroso come quello del travaglio, consente all’organismo di produrre endorfine, che hanno note proprietà analgesiche. Dell’ossitocina, poi, viene prodotta dall’ipofisi e ciò consente alle contrazioni di essere fortemente stimolate in modo da velocizzare il momento del parto. Anche l’eventualità di ricorrere a un’episiotomia, rilassandosi fortemente i tessuti vaginali, sembra poter essere scongiurata durante il parto in acqua. Diversi sono i vantaggi anche per il nascituro, che soffrirà di meno lo stress del travaglio.
Premesso ciò, vediamo allora quali sono le strutture che consentono il parto in acqua in Italia.
Strutture che consentono il parto in acqua in Italia
Cliccando su questo link verrete indirizzati al sito partoinacqua.it, che propone l’elenco delle strutture che consentono il parto in acqua in Italia.
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