Analgesia epidurale, i pro e i contro

Lucia Dantu

Analgesia epidurale, i pro e i contro Farmaco

 

L’analgesia epidurale è una tecnica anestetica utilizzata soprattutto nelle donne che si ritrovano ad affrontare il travaglio prima del parto naturale. Si tratta quindi di un metodo utile per affrontare i classici dolori del parto che a volte sono considerati alquanto difficili da sopportare.

 

Come si effettua l’analgesia epidurale?

Nel dettaglio come funziona quest’analgesia epidurale? Il tutto è nelle mani di un medico anestetista esperto che si occupa di introdurre con un ago, nella zona della regione lombare, un piccolo catetere, un tubicino sottilissimo di plastica che viene posizionato a circa 4-5 cm sottocute, proprio a livello dello spazio epidurale. All’interno di questa zona sono presenti le fibre nervose che trasmettono il classico dolore del travaglio, quindi con l’analgesia epidurale si tende a mantenere sotto controllo tale dolore e per la partoriente sarà molto più semplice portare a termine la nascita del proprio figlio. Molti pensano che questa piccola introduzione con l’ago, prevista dall’analgesia epidurale, possa provocare dolore, ma il tutto sarà svolto in anestesia locale, la donna quindi non avvertirà il minimo fastidio.

 

I pro e contro dell’analgesia epidurale

Quando però affidarsi all’analgesia epidurale? In genere è la partoriente stessa che all’inizio del travaglio, per poter consentire un parto meno doloroso, punta su tale metodo di diminuzione del dolore, ma può anche capitare che sia lo stesso ginecologo a prendere tale decisione se si hanno problemi di ipertensione, miopia grave e diabete. Ci sono degli effetti collaterali legati all’analgesia epidurale? Trattandosi di una pratica medica possono subentrare dei contro, ma si tratta di eventi assolutamente rari. In genere si può avvertire prurito oppure dei mal di testa alquanto forti subito dopo il parto che solitamente possono durare per circa tre giorni ed interferiscono con la normale vita della donna.

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