Le convulsioni febbrili sono delle crisi convulsive solitamente semplici che non hanno alcun tipo di legame con l’epilessia. Non è detto insomma che chi soffre di crisi convulsive si ritrovi poi in futuro a patire di epilessia. Le convulsioni febbrili colpiscono in modo particolare i bambini tra i sei mesi ed i sei anni ed in genere sono fenomeni che si verificano quando ci si ritrova a fare i conti con la febbre piuttosto alta, caratterizzata sia da fenomeni batterici che virali.
Causa delle convulsioni febbrili
Quasi sempre le convulsioni febbrili sono di natura benigna, ma è chiaro che possano notevolmente spaventare i genitori. Cosa accade al bambino quando si ritroverà ad affrontare tali crisi convulsive? Innanzitutto è bene sapere che con la temperatura del corpo piuttosto elevata le cellule cerebrali possono avere a volte reazioni spropositate, proprio come se impazzissero e da ciò si dà origine alle convulsioni febbrili. Il bambino inizierà ad irrigidirsi ed a muoversi senza controllo, con gli occhi rivolti all’indietro. Sono scene che possono spaventare tantissimo i genitori e la prima cosa da fare è chiamare il 118, evitando di bloccare con le proprie mani il movimento innaturale del corpo del bambino, si rischia infatti in questo caso di peggiorare solamente le cose.
Cosa fare?
Le convulsioni febbrili devono fare il loro corso, solitamente durano pochissimi minuti, è consigliabile solo porre il bambino in posizione laterale e provare ad abbassare la temperatura con del ghiaccio o degli impacchi umidi posti in prossimità delle arterie come collo, ascelle, ginocchio e così via. E’ importante spiegare al medico quanto successo, ma in genere le convulsioni febbrili sono eposiodi sporadici e non comportano una pericolosità per la salute del bambino.
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