Tutte ciò che c’è da sapere su vaccino per la malaria e gravidanza
Scatenata dalla puntura di determinati insetti (le zanzare appartenenti al genere Anopheles), la malaria è una malattia infettiva in grado di contagiare (e purtroppo uccidere) una grandissima quantità di turisti in tutto il Mondo (a tal proposito, continuate a leggere cosa c’è da sapere circa vaccino per la malaria e gravidanza).
Il periodo di incubazione della malattia può variare in base allo specifico protozoo trasmesso, ma tra i sintomi peculiari si suole annoverare dolori alla schiena, mal di testa, nausea, vomito, sudorazione, brividi, tosse, diarrea e dolori muscolari.
Nello specifico, tutti quei viaggiatori che non hanno provveduto al vaccino, o si sono sottoposti a dosaggi inadeguati, dovrebbero sottoporsi a test diagnostici precisi e molto scrupolosi.
Un intervento intempestivo nei confronti del problema, del resto, potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso: infatti, tra quelle che sono le conseguenze della malaria possiamo annoverare edema polmonare, insufficienza renale e, purtroppo, anche la morte del soggetto contagiato.
Fatta la dovuta premessa, e dopo aver insistito sull’importanza della profilassi in vacanza, noi di Salute33 ci soffermeremo approfonditamente sul modo in cui è necessario comportarsi in caso di vaccino per la malaria e gravidanza.
Cosa fare se si sta per partire alla volta di un Paese a rischio: vaccino per la malaria e gravidanza
Nel caso in cui ci si debba recare in uno dei Paesi definiti a rischio di contagio, è possibile effettuare quelli che sono i più giusti e consigliati interventi di profilassi. Nello specifico, è prescritta l’assunzione di clorochina e proguanil nel primo trimestre di gravidanza e di meflochina dal quarto mese di gestazione in poi.
A proposito di vaccino per la malaria e gravidanza, però, è bene specificare come, in una donna gravida, l’infezione sopra descritta possa non solo mettere in pericolo la vita della madre, ma anche quella del feto, incrementando il rischio di aborto o di decesso, sia prima che al momento della nascita.
Il dottore o l’esperto specialista potranno certamente indicarvi quanto c’è da sapere circa dosi e richiami in caso di vaccino per la malaria e gravidanza.
Se si sta cercando di avere un bambino: le indicazioni in merito a vaccino per la malaria e gravidanza
Quanto menzionato in precedenza vale ovviamente in quelle situazioni in cui la gravidanza sia già accertata. Qualora si stia soltanto cercando di avere un bambino, sarebbe bene evitare il periodo della profilassi e i tre mesi successivi, al fine di evitare ogni relazione tra i farmaci e il feto concepito.
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