Il nesso tra autismo e vaccini continua ad essere un argomento molto controverso che continua a preoccupare milioni di genitori in tutto il mondo. Un caso di presunta correlazione tra autismo e vaccini è avvenuto anche in Italia, anche se prove scientifiche hanno più volte dimostrato come in realtà non ci sia alcun tipo di collegamento.
La bufala di Wakefield
Il problema principale è sorto da uno studio effettuato da un medico britannico, Andrew Wakefield, il quale ha stabilito come ci sia un legame tra autismo e vaccini, in modo particolare quelli a cui si sottopongono i bambini da quando nascono fino all’inizio dell’adolescenza. E’ da questa tesi che è scoppiato il caso dei vaccini portatori di autismo, soprattutto in riferimento a quelli effettuati ai bambini piccoli contro il morbillo, la rosolia e la parotite. In poche parole è stato diffuso il concetto che queste vaccinazioni fossero la causa principale dello sviluppo dell’autismo nei bambini. Tesi che è stata però prontamente smentita da delle controprove, è stato più che altro scoperto come il medico Wakefield avesse architettato tutta questa storia di autismo e vaccini solo per una questione finanziaria.
La non correlazione tra autismo e vaccini
Nonostante ciò però molte persone, principalmente in Gran Bretagna, si sono rifiutate di vaccinare i loro figli per timore che potessero rivelarsi segnali di autismo. E’ stato invece scientificamente provato che non c’è alcun tipo di causa ed effetto tra autismo e vaccini, insomma questa storia è stata fin troppo portata per le lunge e purtroppo in questi casi è principalmente la disinformazione a farla da padrona. Il concetto fondamentale è che autismo e vaccini non sono collegati assolutamente tra loro.
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