Quando si dà alla luce un bambino è importante che quest’ultimo abbia tutte le cure necessarie per poter vivere serenamente sino all’età adulta. Il compito dei genitori è quello di salvaguardarlo dalle varie malattie ed infezioni che possono esserci in giro. Un neonato ha un sistema immunitario poco sviluppato, ecco perché deve essere sottoposto ad una serie di vaccinazioni, in modo da evitare di poter contrarre qualche malattia degenerativa.
L’antipolio trivalente
Tra i vaccini obbligatori c’è l’antipolio trivalente, diventato praticamente obbligatorio dagli anni Sessanta in poi. L’antipolio trivalente è un vaccino contro la poliomelite, una malattia che ebbe il suo boom in tutto il mondo verso gli anni Cinquanta ed ecco perché l’antipolio trivalnete divenne praticamente obbligatorio. La poliomelite è una malattia fortemente contagiosa ed è causata da tre tipi di virus intestinali, essa viene trasmessa per via oro-fecale, ma anche per via oro-orale. Inizialmente la poliomelite non mostra alcun tipo di segno, poi i disturbi sembrano essere quelli tipicamente gastrointestinali, ma nei casi più gravi può portare alla paralisi totale. Il vaccino dell’antipolio trivalente fu introdotto nel 1963 al posto del vaccino antipolio inattivato, considerato molto più costoso ed invasivo. L’antipolio trivalente invece è trasmesso solo per via orale e produce immunità contro tutti e tre i tipi di virus della poliomelite.
I periodi di vaccinazione dell’antipolio trivalente
Vediamo nel dettaglio quand’è che il bambino deve sottoporsi all’antipolio trivalente. La prima dose va somministrata al terzo mese di vita, al quinto mese la seconda dose di antipolio trivalente, al dodicesimo mese terzo antipolio trivalente, al terzo anno di età il richiamo dell’antipolio trivalente.
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