La notizia è di pochissime ore fa e lascia tutti senza fiato: a quanto pare, infatti, la Corte di Cassazione ha dato ragione a Innocente Marcolini, manager di Carpenedolo malato di tumore al cervello a causa del prolungato uso che faceva del cellulare quando lavorava come dirigente d’azienda.
Un rapporto negativo tra cellulare e tumore al cervello, dunque, esisterebbe davvero e Innocente Marcolini avrebbe l’assoluto diritto ad essere risarcito dall’Inail con una pensione di invalidità dell’80%.
«La mia non è una battaglia personale – dice il manager alle telecamere che ormai da mesi lo intervistano – Volevo solo che venisse riconosciuto il legame che c’era tra il cellulare e il tumore al cervello. Volevo rendere di dominio pubblico il mio problema, così che molte persone diventino consapevoli del rischio che corrono parlando a lungo al cellulare senza utilizzare l’auricolare”.
Innocente Marcolini: cellulare e tumore al cervello sono uno la causa dell’altro!
Per circa 12 anni, Innocente Marcolini è stato costretto dal suo lavoro di direttore finanziario di una multinazionale bresciana a trascorrere circa 6 ore al giorno con cellulare e cordless attaccati al padiglione dell’orecchio. Quando nel 2002 gli viene diagnosticato un tumore benigno al trigemino sinistro, l’uomo ha considerato immediatamente l’esistenza di un terribile e pericolosissimo legame tra cellulare e tumore al cervello. Il formicolio al mento che lo ha portato a sottoporsi a una risonanza magnetica e a scoprire infine di soffrire del neurinoma del ganglio di Gasser lo hanno scosso a tal punto da iniziare una battaglia per avvertire l’Italia intera di come siano legati tra loro uso del cellulare e tumore al cervello!
Abuso di cellulare e tumore al cervello: come riuscire a difendersi dalle onde elettromagnetiche!
Ciò che rende maligno il rapporto sussistente tra cellulare e tumore al cervello sembrerebbe essere la pericolosità che le onde elettromagnetiche esercitano sull’organismo umano.
Sconfiggere il rischio di cui sopra, però, è assolutamente possibile. Cosa fare? Usare sempre l’auricolare (non solo quando si guida, evitare telefonate particolarmente lunghe, prediligere gli sms alle chiamate, spegnere il dispositivo durante la notte e tenerlo distante dal corpo nelle zone di maggiore mancanza di campo. Importantissimo, poi, è anche allontanare i bambini dai cellulari: questi, infatti, hanno una parete cranica più sottile.
Per evitare di legare irrimediabilmente tra loro cellulare e tumore al cervello, cercate infine di telefonare in spazi aperti piuttosto che chiusi o piccoli. In questo modo, infatti, le onde elettromagnetiche si disperderanno più facilmente e risulteranno meno pericolose!
evaerre dice
Dopo 10 anni dall’installazione di 2 antenne di ripetizione onde per cellulari sul tetto del proprio condominio H3G ed Ericsson, Andrea di appena 51 anni e nessuna familiarità con questo tipo di patologia , si ammalava e non sopravviveva al più maligno dei tumori al cervello.