Pollachiura (minzione frequente): cause e rimedi

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Pollachiura (minzione frequente): cause e rimedi Medicina

Quando un paziente si ritrova ad urinare troppo di frequente non è escluso che possa trovarsi dinanzi alla diagnosi di pollachiuria (o minzione frequente). Parliamo di un fenomeno nell’ambito del quale una persona è portata ad urinare spesso ed in piccole quantità, mentre nel caso in cui la minzione frequente sia accompagnata dall’eliminazione di ingenti quantità di urina sarebbe più corretto parlare di poliuria. Un tipico esempio di pollachiuria è rinvenibile in una persona che sente la necessità di urinare per più di 8 volte al giorno o magari soffre di disturbi al sonno proprio perchè questo viene ripetutamente interrotto dalla necessità di correre in bagno.

Pollachiuria: le principali cause

Sono davvero tante le cause per le quali un individuo possa iniziare a soffrire di minzione frequente, ed è per questa ragione che vogliamo stilare una lista delle ragioni principali che sono all’origine di questo fastidioso problema.

  • Ansia nevrotica – Quando parliamo di minzione frequente, la causa più probabile che siede alla sua origine è data dalla nevrosi da anzia. Ebbene sì perchè un paziente psicotico, nevrotico o quanto meno affetto da una condizione di ansia patologica (ancor più se tali condizioni sono accompagnate da impotenza, disuria e frigidità) è senza alcun dubbio più esposti di altri verso questo genere di problema. Spesso e volentieri però, questa ansia non è fine a se stessa quanto invece legata a “difficoltà” di natura sessuale: il paziente ansioso che ha finito col contrarre la pollachiuria è, non poco frequentemente, lo stesso che si trascina dietro anche problemi di impotenza e frigidità.
  • Infezione alle vie urinarie – E’ automatico che un’infezione del tratto urinario possa ripercuotersi anche sotto il profilo di una minzione frequente. Questo è il caso che più da vicino riguarda pazienti prostatici, donne diabetiche con più alta probabilità di contrarre infezioni vaginali ed uretrali, nonché giovani uomini che hanno contratto l’infezione del tratto urinario a causa di un rapporto sessuale: indipendentemente dal soggetto interessato e dalla causa in essere, l’infezione del tratto urinario che scatena la pollachiuria può interessare tanto la vescica quanto l’uretra e i reni.
  • Iperplasia prostatica o Cancro della prostata – L’ingrossamento prostatico è un altro fenomeno che causa la pollachiuria. In questo caso il paziente avverte una frequente necessità di urinare e quando lo fa, si ritrova ad eliminare un flusso alquanto ridotto di liquido; oppure avverte l’impossibilità di interrompere il flusso di urina o ancora una sensazione di non essersi completamente svuotato. Ben più grave dell’iperplasia prostatica è il cancro della prostata: la pollachiuria può essere la diretta conseguenza dell’insorgere di un tumore, i cui sintomi, generalmente, vanno dalla minzione imperiosa alla disuria, dalla distensione vescicale alla prostata indurita fino al dolore perineale.
  • Gravidanza: le donne incinte devono fare i conti con la crescita dell’utero e con la conseguente pressione che questo esercita sulla vescica. In questo modo lo stimolo all’orinazione va aumentando e non è affatto infrequente che sia accompagnato da ipersensibilità al seno e da nausee mattutine.
  • Farmaci – Assumere farmaci diuretici in via regolare ma anche per un determinato lasso di tempo, può esser causa di minzione frequente. Nello specifico è più probabile che tale condizione riguardi quelle persone che si ritrovano a dover trattare l’ipertensione o l’accumulo di liquidi nei reni, ma vale anche per altri diuretici che includendo caffeina riducono il volume di acqua e di sali nell’organismo aumentando l’escrezione urinaria.
  • Altre cause – Dopodiché calcoli, cistite, fattori emozionali, radioterapia, cancro alla vescica, insufficienze cardiache, neoplasie vescicali o di organi vicini, ictus e malattie neurologiche di vario genere rientrano sicuramente nella lista delle cause più probabili di pollachiuria.

Pollachiuria: i rimedi

Dinanzi a tante cause diverse è chiaro che anche i rimedi per la pollachiuria non possano certo dirsi pochi ed univoci. Ogni persona affetta da minzioni frequenti dovrebbe recarsi dal proprio medico curante, farsi prescrivere tutte le analisi previste e consigliare la cura più adatta al suo specifico caso: parlare di rimedi per ciascuna causa scatenante vorrebbe altrimenti dire perdersi nei meandri della medicina e non dare alcuna informazione utile al paziente. Per questa ragione, più che di rimedi veri e propri, preferiremmo parlare di “trattamenti della pollachiuria” i quali possono essere presi in considerazione indipendentemente dai singoli casi.

  • Alimentazione – Come accade in molti altri ambiti, anche qui la dieta alimentare gioca un ruolo di primo piano. Del resto a tavola esistono tantissimi cibi che possono irritare la vescica così come ne esistono tanti altri ancora che hanno invece proprietà diuretiche di cui dovremmo per forza di cose fare a meno! Frutta e verdura vanno perciò consumate con cautela proprio in virtù delle loro proprietà diuretiche, così come è consigliabile tenere alla larga cibi troppo conditi e pesanti. Una dieta sana comprende anche un discorso legato ai liquidi: bere in quantità moderata, soprattutto vero sera, è condizione essenziale per evitare episodi di minzione notturna.
  • Esercizi di Kegel – Non poche persone hanno tratto grande giovamento dopo aver messo in pratica i cosiddetti “esercizi di Kegel”. Si tratta di una serie di esercizi pensata per rafforzare i tessuti muscolari che circondano la vescica e l’uretra; in questo modo il paziente dispone di un maggior controllo sulla vescica stessa diminuendo (non di poco) gli episodi di orinazione. Per attinenza consigliamo altresì di “rieducare la vescica”, ovvero cercare di trattenere il più possibile l’urina cosicché si corra in bagno solo quando c’è un effettivo e urgente bisogno di farlo: in pochi mesi dovremmo riuscire a migliorare la ritmicità della minzione.
  • Farmaci – Come abbiamo accennato nel paragrafo introduttivo, un adeguato trattamento farmacologico prescritto da uno specialista può rivelarsi di grande aiuto. A tal proposito ci sentiamo di citare il Botox, agente capace di rilassare la vescica e di aumentarne la capacità contenitiva con tutti i benefici deducibili in termini di minore orinazione. L’ipotesi chirurgica è infine tanto efficace quanto frequentemente applicata, ma per questo rimandiamo al parere di uno specialista che valutata la situazione saprà sicuramente come sia opportuno muoversi.

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