Tachifludec, prezzo e caratteristiche del farmaco

Redazione

Tachifludec, prezzo e caratteristiche del farmaco Farmaco Tachifludec è un farmaco in bustine prodotto dall’azienda farmaceutica italiana Angelini con lo scopo di trattare i sintomi dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi correlati, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori. Pertanto non possiamo parlare di un medicinale propriamente adatto per ridurre la tosse né per combattere i virus che sono all’origine del mal di gola (pur avendo comunque un’azione antidolorifica sulla stessa).

La popolarità di Tachifludec è data dalla sua capacità di intervenire su più fronti e dalla modalità d’uso che prevede di scioglierne la bustina in una tazza di acqua calda cosicché il principio attivo possa venire assunto mediante una piacevole tisana (che a seconda della confezione scelta può essere a base di Limone, Limone e Miele o Arancia). Inoltre questo farmaco a differenza di altri può essere utilizzato anche da ragazzini aventi un’età uguale o superiore ai 12 anni e senza alcun bisogno di ricetta medica. Il prezzo consigliato al pubblico è di 7.10€ ma è molto probabile trovarlo in offerta tra i 4 e i 5€ soprattutto durante il periodo invernale (i prezzi più bassi vengono generalmente proposti nelle parafarmacie presenti nei grandi centri commerciali).

Tachifludec, modalità d’uso

Come parzialmente anticipato, Tachifludec può essere usato da persone al di sopra dei 12 anni di età e lo si può assumere facendo sciogliere 1 bustina in una tazza di acqua preferibilmente calda con cadenza di 4-6 ore. Occhio però a non superare la dose consigliata di 3 bustine al giorno e a fare in modo che il trattamento si prosegua solo per brevi periodi, poiché la presenza di paracetamolo può dar seguito ad alcuni effetti collaterali dinanzi a trattamenti prolungati nel tempo (del resto questa è una raccomandazione che riguarda anche tutti gli altri farmaci anti-influenzali a base di paracetamolo, come anche la Tachipirina stessa).

Per quel che riguarda donne in gravidanza e in stato di allattamento, invece, non si ravvisano pericoli dall’assunzione di paracetamolo anche se qualche precauzione in più andrebbe presa: l’azione decongestionante del farmaco potrebbe infatti causare un aumento della pressione, pertanto se siete incinte o state allattando rivolgetevi prima al vostro ginecologo o ad un pediatra prima di acquistare Tachifludec in una normale farmacia.

Tachifludec: principi attivi, indicazioni ed effetti indesiderati

Principi attivi – Il farmaco contiene 600 mg di paracetamolo, 40 mg di acido ascorbico (vitamina C) e 10 mg di fenilefrina cloridrato. Indubbiamente la sua efficacia è data dalla presenza del paracetamolo che viene usato per alleviare dolori sia leggeri che di moderata entità (come mal di testa, dolori muscolari, cicli mestruali, mal di denti, mal di schiena, raffreddori e mal di gola, nonché reazioni ai vaccini); ma è chiaro che trattandosi di una tachipirina il suo utilizzo viene impiegato anche per ridurre la febbre. Il paracetamolo può inoltre essre adoperato in qualità di analgesico nell’osteoartrite, ossia l’artrite causata dall’usura delle superfici articolari.

Controindicazioni – Trattandosi di un farmaco ad alto contenuto di paracetamolo, è naturale che siano presenti degli effetti indesiderati da segnalare soprattutto in caso di uso eccessivo o di fenomeni di ipersensibilità. In alcuni casi la gravità degli effetti collaterali può persino indurre al trapianto di fegato o portare a morte!

Per assumere il farmaco con tutta la sicurezza del caso è importante non prendere simultaneamente più di un composto a base di paracetamolo, assumere paracetamolo seguendo le modalità descritte dal medico curante o quanto meno attenersi a quanto viene riportato dal foglietto illustrativo; è poi buona norma non prendere più della dose stabilita anche dinanzi a casi di febbre che rimane particolarmente alta (insistere col paracetamolo non è propriamente il modo migliore per guarire in fretta!). Il paracetamolo va poi evitato se persistono malattie del fegato o se magari le malattie al fegato le si sono avute in passato; altrettanto sconsigliata è, infine, l’assunzione di paracetamolo contestualmente al consumo di bevande alcoliche (sotto le tre dosi giornaliere non dovrebbero tuttavia esserci pericoli).

Effetti collaterali – Tra i possibili effetti collaterali che possono insorgere in seguito a un’assunzione errata o intensa di paracetamolo, abbiamo: pelle rossa con vescicole o spellature, eruzione cutanea, orticaria, prurito, raucedine, difficoltà a deglutire o a respirare, e gonfiore al viso, alla gola, alla lingua, alle labbra, agli occhi, e poi ancora a mani, piedi, caviglie e gambe. Tra gli altri effetti collaterali che compaiono per lo più dinanzi a casi di sovradosaggio o di intolleranze abbiamo poi nausea, vomito, perdita di appetito, sudorazione, estrema spossatezza, sanguinamento o lividi, dolore nella parte alta dello stomaco, sintomi simil-influenzali e ittero (pelle e occhi gialli).

Per quel che riguarda Tachifludec, oltre al paracetamolo abbiamo anche fenilefrina e vitamina C al suo interno: nel primo caso gli effetti collaterali si riducono a vertigini, insonnia e nervosismo, mentre nel caso della vitamina C non si segnalano casi di sovradosaggio poiché l’organismo tende ad espellere la vitamina C di troppo semplicemente tramite urine (è tuttavia vero che integratori di vitamina C possono produrre diarrea, nausea, vomito, bruciore, gonfiori e crampi addominali, calcoli renali, insonnia e cefalea se assunti senza moderazione).

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