Il trapianto cellule staminali è un’operazione importante e vitale per chi soffre di patologie gravi. Questa patologie hanno in comune la degenerazione cellulare e il midollo osseo (che ha la capacità di costituire cellule staminali ematopoietiche, cioè adibite a produrre il sangue).
Il trapianto cellule staminali per chi soffre di patologie gravi
Il trapianto cellule staminali è un intervento molto delicato, spesso l’univo per affrontare patologie gravi che riguardano soprattutto il sangue e il cervello. Per queste malattie, vengono prescritti lunghi cicli di chemioterapia e di radioterapia, che possono portare ottimi risultati. Il problema di questi interventi è che distruggono cellule infette. ma importanti per l’organismo, quindi è necessario sostituirle con un intervento chirurgico, ovvero con un trapianto cellule staminali dal midollo osseo. Il grafico mostra in modo chiaro quali sono i danni delle malattie che vengono risolti con un’operazione del genere, che resta a carattere invasivo, perché è la malattia del paziente a essere invasiva nella sua vita quotidiana.
Ricordiamo che molti di questi disturbi sono a carattere degenerativo: ovvero, più tempo passa, più i sintomi si fanno gravi. Un ruolo molto importante è giocato dalla prevenzione, ovvero dal controllo periodico attraverso esami approfonditi su consiglio del medico di famiglia. Una caratteristica a cui prestare attenzione è l’ereditarietà: se in famiglia ci sono stati casi simili, è bene stare attenti.
Il trapianto cellule staminali possibile grazie al midollo osseo
Il trapianto cellule staminali è possibile nella maggior parte dei casi grazie al midollo osseo. Infatti, non si utilizzano le cellule staminali embrionali (che si adattano a tutti i tessuti lesionati) per motivi bioetici, ma si utilizzano le cellule staminali prodotte proprio dal midollo osseo. In questo modo, non c’è rischio di rigetto, perché le cellule sono prelevate direttamente dal paziente e vengono coltivate successivamente in vitro. Al termine della coltivazione in provetta, le cellule vengono impiantate nei tessuti danneggiati. Per evitare recidive, ovvero il ripresentarsi di patologie gravi, i medici puntano al doppio trapianto cellule staminali; ovvero a due cicli di chemioterapia seguiti da due trapianti. Le cellule possono provenire anche da un midollo osseo esterno, donato da un altro paziente compatibile.
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