Il massaggio prostatico è una procedura manuale, tendenzialmente eseguita da un esperto urologo o da altro medico specialista, volta a far fuoriuscire dal corpo l’accumulo di fluido prostatico responsabile di dolore e stimolo eccessivo a urinare, prostatite, dolore al fondoschiena e problemi alle articolazioni.
Grazie al massaggio prostatico, inoltre, si stimolerà maggiormente il flusso sanguigno (e ciò aiuterà la ghiandola prostatica a produrre il liquido seminale) e si potrà prevenire la BPH, un’infezione alla prostata che provoca dolore e bruciore nella minzione a causa dell’urina che ristagna nella vescica.
Infine, e questo è un aspetto importantissimo, il massaggio prostatico aiuta a mantenere in salute la ghiandola e a prevenire il cancro alla prostata (in moltissimi casi, causa ancora di un gran numero di decessi).
Massaggio prostatico, come si effettua
Premettendo che al fine di mantenere la prostata in buono stato è necessario seguire un’alimentazione salutare a base di cibi poveri di grasso e zucchero e ricchi di omega-3, zinco, fibre, frutta rossa e verdura, è possibile pur brevemente riassumere in che modo viene effettuato il massaggio prostatico.
Generalmente, per potersi sottoporre a un massaggio prostatico ci si può rivolgere a un medico o a uno specialista del settore che, con un dito inserito in un cappuccio sterile, raggiungerà attraverso l’ano la ghiandola prostatica e la massaggerà fino a quando tutto il fluido in eccesso non sarà fuoriuscito. In caso di prostatite o disturbi particolarmente fastidiosi, potrebbe essere necessaria un’anestesia locale per evitare al paziente di avvertire dolore.
Per facilitare l’operazione il paziente può sdraiarsi su un fianco con le ginocchia leggermente piegate. Per effettuare tale massaggio può essere anche utilizzata una specifica sonda utile per poter raggiungere la zona da trattare: per quanto ovvio, lo strumento sarà disinfettato, lubrificato e reso flessibile, al fine di adattarsi alla forma del retto, e procedere così in totale sicurezza.
Massaggio prostatico esterno
Il massaggio prostatico esterno è un’altra tipologia di massaggio prostatico, tendenzialmente indicato per gli uomini che non si sentono a proprio agio con la stimolazione interna della ghiandola prostatica.
In questo caso il massaggio è effettuato – appunto – senza inserzioni nell’ano, bensì massaggiando delicatamente la prostata attraverso il perineo, la zona molto sensibile che si trova tra lo scroto e l’ano. Il massaggio esterno potrà essere effettuato anche con il paziente in piedi, preferibilmente usando un olio lubrificante.
Vantaggi del massaggio alla prostata
Come abbiamo già rammentato, numerosi sono i vantaggi del massaggio alla prostata, o massaggio prostatico.
Non tutti sanno però che questa particolare tecnica terapeutica ha origine in Giappone, dove è nata per altri scopi: il massaggio prostatico si pensava che potesse fornire un valido contributo per poter sviluppare positivamente le prestazioni sessuali.
Nel corso degli anni, complici anche gli studi effettuati dalla medicina occidentale, il massaggio alla prostata ha svelato di avere numerosi vantaggi che vanno al di là della possibilità di favorire il piacere sessuale e aiutare a risolvere deficit erettivi.
In particolare, se effettuato da apposito medico specialista nel rispetto delle indicazioni guida terapeutiche, il massaggio prostatico può contribuire a:
- eliminare i residui che si accumulano nella prostata, andando a diminuire la pressione sull’uretra e di conseguenza facilitando la minzione;
- stimolare il riassorbimento dei liquidi in eccesso che si possono essere sedimentati in questa parte del corpo;
- favorire il ripristino di un buon flusso sanguigno alla ghiandola e al perineo, facendo così affluire ossigeni e nutrienti nella stessa area di riferimento e, pertanto, contribuendo a prevenire e contrastare le infezioni;
- aiutare a ridurre i problemi che derivano dall’ingrossamento della prostata, soprattutto in termini di migliore controllo della minzione.
Per poterne sapere di più vi consigliamo ovviamente di parlarne con il vostro medico di riferimento.
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