Ovviamente, quando si parla di debolezza muscolare, si usa fare riferimento alla miastenia gravis, una particolarissima malattia neuromuscolare caratterizzata dalla spiccata tendenza dell’individuo a sentirsi affaticato e debole (soprattutto nei momenti di attività).
Generalmente, la debolezza muscolare colpisce i muscoli volontari e migliora nei momenti in cui essi vengono messi a riposo. Non di rado, però, ad essere colpiti da miastenia gravis sono anche una gran quantità di muscoli involontari quali quelli dell’occhio, della mandibola e della faccia oltre a quelli normalmente impegnati nella deglutizione.
In Italia, l’incidenza di debolezza muscolare sulla popolazione non è poi così bassa. Ne soffrono, infatti, circa 20.000 persone (prevalentemente donne più giovani e persone anziane).
Cerchiamo di capire, allora, quali risultano essere i più comuni sintomi della debolezza muscolare, da cosa essa possa essere causata e come si può intervenire per alleviarne i disturbi.
Continuate a leggere quanto abbiamo da dirvi.
Sintomi e cause della debolezza muscolare
I sintomi più caratteristici della debolezza muscolare, o miastenia gravis che dir si voglia, sono diplopia (sdoppiamento della vista), ptosi palpebrale, difficoltà nel muovere gli arti e il collo, disfagia e problemi legati alla deglutizione, affaticamento nel restare eretti, impossibilità di parlare a lungo, rinolalia e difficoltà nella respirazione.
Alla base della debolezza muscolare, poi, troviamo il fatto che la miastenia gravis si presenta come una malattia autoimmune causata da alcuni anticorpi che, “muovendosi in libertà”, bloccano determinati recettori e inibiscono gli effetti stimolanti di altri neurotrasmettitori (fonte: wikipedia.org).
Terapia e cura della debolezza muscolare (o miastenia gravis)
Nella maggior parte dei casi, la debolezza muscolare viene trattata con farmaci “sintomatici” (per la precisione con gli anticolinesterasici). Essi, infatti, sono utili ad incrementare la percezione degli stimoli a livello neuromuscolare e permettono grandi miglioramenti sul paziente afflitto da miastenia gravis (nonostante, però, non siano sempre sufficienti a una remissione completa della malattia – ricordiamo che per remissione parziale si intende la scomparsa dei sintomi ma la prosecuzione nell’assunzione dei farmaci, mentre per remissione completa si intende la scomparsa dei sintomi ma anche un’interruzione nell’assunzione dei farmaci). Determinati corticosteroidi, poi, e alcuni farmaci immunosoppressori sono utilizzati per il sistema immunitario. La terapia chirurgica, invece, consiste nell’asportazione del timo e del tessuto circostante. Si può ricorrere alla chirurgia anche in caso di timoma, nonostante la maggior parte dei tumori sia di natura benigna. Grazie alla timectomia, si può assistere a un notevole miglioramento anche nell’85% dei pazienti che si sono sottoposti all’interventi (oltre il 30%, addirittura, registra una remissione completa della malattia). Fino a due decenni fa, c’è da dire, gli interventi chirurgici per debolezza muscolare avvenivano tramite sternotomia. Oggi, a meno che non ci si trovi nella necessità di effettuare grosse asportazioni, si ricorre alla toracoscopia.
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