Quella della fertilità maschile ad oltranza è ovviamente una sorta di leggenda riguardo alla quale vanno sfatati purtroppo molti miti. Come per le donne, infatti, anche per quanto riguarda il sesso forte si assiste a una diminuzione, seppur più lenta e graduale, della fertilità maschile in età avanzata.
Se da una parte è infatti vero che l’uomo non smette mai di produrre spermatozoi (si è assistito, nei tempi, a casi di concepimento anche da parte di ottuagenari), è d’altra parte impossibile sottovalutare come la qualità del liquido seminale (a causa di una riduzione di testosterone nel sangue) cambi con l’invecchiare dell’individuo e influisca notevolmente su quella che è la fertilità maschile in età avanzata.
Fattori determinanti la fertilità maschile in età avanzata
Già a partire dai 35 anni, la qualità dello sperma dell’uomo subisce delle significative alterazioni che, secondo studi e ricerche portate avanti da Stéphanie Belloc del Eylau Centre for Assisted Reproduction di Parigi, potrebbero incrementare addirittura le possibilità di aborto da parte della donna senza che questa ne abbia alcuna colpa o responsabilità. Secondo i risultati della suddetta ricerca, infatti, sembrerebbe che nelle coppie in cui l’uomo aveva superato i 40 anni, le probabilità di aborto da parte della partner erano del 33%, circa il doppio di quanto accadeva nelle coppie in cui lui aveva meno di 35 anni.
L’elevata età maschile, inoltre, favorirebbe la comparsa nel feto di problemi genetici, malformazioni, anomali e ritardi come ad esempio la sindrome di Down, l’autismo, il diabete di tipo 2, alcune malattie cardiovascolari e la depressione.
Numerosi fattori, inoltre, potrebbero influire negativamente su quella che sarà la fertilità maschile in età avanzata. L’aver contratto in giovinezza una febbre troppo alta, l’aver subito terapia farmacologiche particolarmente aggressive o determinate operazioni chirurgiche, essere entrati in contatto con infezioni urinarie e malattie sessualmente trasmissibili, esseri incorsi in traumi testicolari, oltre che in stress, abuso di alcool e caffè, fumo e droghe possono infatti contribuire ad alterare la fertilità maschile in età avanzata.
Preservare intatta la fertilità maschile in età avanzata
Al fine di mantenere intatta la fertilità maschile in età avanzata, sarebbe opportuno, in primo luogo, condurre uno stile di vita sano e il più possibile corretto. E’ consigliabile, infatti, non assumere droghe, limitare l’abuso di caffè, di alcool e fumo e condurre un regime alimentare equilibrato, oltre ad associare al tutto la giusta dose di attività fisica.
Sarebbe bene poi evitare, quando possibile, di assumere troppi farmaci a base di ormoni.
Qualora poi si desiderasse e si avesse la possibilità di giocare d’anticipo, è possibile ricorrere anche al congelamento del liquido seminale per preservare la fertilità maschile in età avanzata e concepire dunque un figlio proprio in qualunque momento. Gli spermatozoi, infatti, sono in grado di resistere perfettamente al congelamento, senza alcun limite di tempo (conosciamo esempi di concepimento anche dopo 15 anni dal congelamento).
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