Argento colloidale

Luigi

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Quando si parla di antinfiammatori naturali si inquadrano numerose alternative, tra cui l’argento colloidale. Cosa è l’argento colloidale? Nelle prossime righe troverete qualche indicazione utile al proposito, con informazioni su spettro applicativo ed effetti collaterali.

Argento colloidale: di cosa si tratta?

Quando si parla di argento colloidale si inquadrano particelle di argento di diverse dimensioni, che rimangono sospese nell’acqua senza sciogliersi. A cosa è dovuto questo stato di cose? Al fatto che le particelle in questione sono elettricamente cariche – per la precisione ionizzate – e che non risultano solubili neppure tra loro. A livello visivo l’argento colloidale si presenta come un liquido in cui le suddette particelle sono in sospensione. A seconda delle loro dimensioni e della concentrazione, è possibile che il tutto si presenti più scuro o più chiaro. A fini antinfiammatori, il consiglio è quello di optare per situazioni in cui l’argento colloidale è presente in particelle piccole e poco concentrate. Per quale motivo? Semplicemente perché si facilita l’assorbimento da parte dell’organismo. Per quale motivo si ricorre all’argento colloidale? Quali sono le sue proprietà più importanti? Rispondere a questa domanda è fondamentale se si vuole capire qualcosa di più sulla sostanza in questione.

Argento colloidale: come agisce e qualche cenno storico

L’argento colloidale è una soluzione curativa molto utile a livello antinfiammatorio in quanto gli ioni agiscono direttamente sulla causa scatenante delle infezione, inibendo i processi di riproduzione batterica. Attraverso il distacco della membrana cellulare, l’argento colloidale permette di bloccare alla base la replicazioni di numerosissime forme di batteri e virus. Le concentrazioni relativamente base nelle quali viene assunto rendono impossibile l’azione sulle cellule umane sane, in quanto si parlerebbe di un intervento su organismi davvero troppo complessi.

Come abbiamo ricordato poco fa, quando si parla di argento colloidale è essenziale ricordare il fatto che le sue proprietà sono note da tantissimo tempo. Fin dai tempi dell’antichità classica (Greci e Romani) è stato infatti possibile appurare i benefici dell’utilizzo di utensili e paramenti in argento, attraverso una correlazione tra questa scelta e la diminuzione di problemi di natura infettiva e infiammatoria.

L’espressione argento colloidale ha iniziato a essere usata nel XIX secolo, in seguito a studi compiuti per verificare i benefici dell’argento – in particolare di quello delle teiere – sulla salute di funzionari governativi britannici che vivevano in zone dell’Impero decisamente poco salubri.

A partire dal 1929, l’argento colloidale ha cominciato a essere utilizzato nella purificazione dell’acqua, con una particolare concentrazione sul trattamento delle acque reflue urbane (le prime dimostrazioni a questo proposito sono andate in scena in Nebravska negli anni ’30). Con lo sviluppo degli antibiotici, l’utilizzo un tempo quasi quotidiano di argento colloidale come antisettico è andato man mano scemando, a favore di alternative considerate più efficaci dal punto di vista terapeutico e, soprattutto, molto meno incisive sulle spese sanitarie.

Argento colloidale: in quali situazioni è utile?

L’utilizzo dell’argento colloidale può essere congeniale in numerose situazioni. Vediamo assieme un breve elenco utile per capire qualcosa di più.

  • Affezioni dell’apparato respiratorio: in caso di problemi all’apparato respiratorio (p.e. tosse, raffreddore, influenza) l’utilizzo dell’argento colloidale può essere congeniale se si ha intenzione di ricorrere a un antibiotico naturale di assoluta efficacia.
  • Malattie del derma: la pelle è l’organo più esteso del nostro corpo, ed è spesso soggetta a problemi di natura infettiva e infiammatoria. Herpes Zoster, micosi, piaghe sono solo alcune delle situazioni che possono essere curate grazie al ricorso all’argento colloidale.
  • Affezioni genitali: l’argento colloidale può essere utilizzato per curare infezioni a carico dell’apparato urogenitale, dalla cistite alle varie forme di candidosi.

Questo elenco riassume solo alcuni dei campi d’azione dell’argento colloidale. Consultando riviste scientifiche risulta possibile avere un’idea degli ultimi aggiornamenti in merito alle possibilità applicative. In che modo si assume l’argento colloidale? Quali sono i dosaggi migliori? Ecco qualche indicazione utile al proposito.

Argento colloidale: dosaggi e modalità d’assunzione

L’argento colloidale può essere assunto nelle seguenti modalità

  • Orale
  • Trattamento topico

Nel caso dell’assunzione orale si possono chiamare in causa situazioni in cui l’argento colloidale viene scelto come antibiotico naturale per curare condizioni come l’influenza o la tosse. Il trattamento topico locale viene scelto quando l’argento colloidale costituisce l’alternativa curativa per scottature, dermatiti, infezioni della pelle. Esistono delle controindicazioni all’assunzione dell’argento colloidale? Si può parlare di effetti collaterali? Assolutamente sì! Ecco qualche informazione in merito.

Argento colloidale: controindicazioni ed effetti collaterali

L’assunzione di argento colloidale può determinare alcuni effetti collaterali, legati soprattutto alle reazioni allergiche. Ricordiamo, come già citato poco fa, che si tratta comunque di particelle di metallo non solubili, che entrano in contatto in tutta la loro interezza con l’organismo. In molti casi è stato possibile riscontrare situazioni di persone che lamentavano la comparsa di macchie grigie sulla pelle in seguito all’assunzione di argento colloidale. In questo specifico caso si può parlare di argiria. Risulta fondamentale non improvvisarsi quando si sceglie l’argento colloidale, facendo riferimento alle indicazioni di un naturopata di fiducia. Adesso parliamo di un nodo di non semplicissima risoluzione: quello del reperimento.

Argento colloidale: dove procurarselo

Dove è possibile procurarsi l’argento colloidale? Non è molto facile reperirlo, ed è fondamentale non farsi ingannare da prodotti a basso prezzo. Esistono alcune farmacie particolarmente fornite che tengono l’argento colloidale: il consiglio migliore è quello di consultare il proprio naturopata di fiducia, e farsi consigliare un punto di riferimento commerciale valido.

Un’altra opzione caldamente consigliata è quella dell’autoproduzione: attraverso lastre di argento purissimo, un generatore a norma e acqua distillata è possibile preparare autonomamente l’argento colloidale, senza dimenticare ovviamente il fatto di seguire pedissequamente le istruzioni (anche in questo caso il naturopata è un’ottima fonte).

 

L’argento colloidale è il più antico antibiotico naturale: le sue proprietà benefiche si conoscono addirittura prima dei tempi degli antichi Greci e Romani. Si parla di utilizzi risalenti al periodo delle civiltà mesopotamiche addirittura! Oggi le sue applicazioni riguardano anche l’ambito veterinario e la floricoltura. Fondamentale è, come abbiamo già ricordato, approcciarvisi senza improvvisare, e farsi seguire da un esperto, onde evitare sfoghi allergici dovuti a sovradosaggi o all’incompatibilità con la propria situazione fisica e clinica.

 

 

 

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